Esteri

Obama sguinzaglia Clooney: per Biden è quasi finita

Anche l’attore scarica il presidente uscente. Il malcontento aumenta e spuntano anche dei sondaggi sospetti

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Mancano meno di quattro mesi alle elezioni presidenziali americane eppure il destino è tutto da scrivere. Se da una parte c’è la certezza Donald Trump, convinto di poter tornare alla Casa Bianca nonostante processi e giustizia a orologeria, dall’altra regna il caos. Joe Biden è sempre più in bilico a causa delle sue condizioni di salute: il confronto televisivo con il tycoon è stato disastroso e in numerose occasioni pubbliche è apparso piuttosto confuso. Una gaffe dietro l’altra, figuracce che hanno fatto scattare i campanelli d’allarme nel mondo dem, con tanto di ipotesi di un casting con Taylor Swift e Oprah. Biden, sostenuto dalla moglie Jill, non sembra intenzionato a lasciare la competizione, ma sempre più personalità di spicco invocano un passo indietro. La regia? Sempre la sua, quella di Barack Obama.

L’ex presidente è sempre in prima linea nel mondo dem e sembra essere disposto a tutto pur di spingere Biden a mollare la corsa per il secondo mandato. Sospetti i sondaggi circolati negli ultimi giorni sulle possibili alternative all’81enne, che hanno guarda caso premiato la moglie Michelle come unica esponente in grado di battere Trump, ma non solo. Nelle ultime ore è sceso in campo anche George Clooney, molto vicino a Obama. In un intervento sul New York Times, l’attore ha chiesto a Biden di lasciare il posto ad un altro candidato: “Amo Joe Biden. Come senatore. Come vicepresidente e come presidente. Lo considero un amico e credo in lui. Credo nel suo carattere. Credo nella sua moralità. Negli ultimi quattro anni ha vinto molte delle battaglie che ha affrontato. Ma l’unica battaglia che non può vincere è quella contro il tempo. […] È devastante dirlo, ma il Joe Biden che ho visto tre settimane fa alla raccolta fondi non era quello del 2010. Non era nemmeno il Joe Biden del 2020. Era lo stesso uomo che abbiamo visto tutti al dibattito”.

Il messaggio è lo stesso degli altri esponenti di spicco del mondo dem che hanno invitato Biden a farsi da parte: con questo presidente a novembre vincerà Trump. Ma non solo: i dem non vinceranno la Camera e perderanno il Senato. Un’opinione, secondo Clooney, condivisa da ogni senatore, membro del Congresso e governatore con cui ha parlato in privato. In altri termini il messaggio è chiaro: Biden, vattene. Nessuno si è sbilanciato sul possibile sostituto, ma qui torniamo ai sondaggi citati poco sopra: chi può battere Trump? Chi può scongiurare quel pericolo? Beh, gli istituti parlano chiaro: Michelle Obama. Quindi Barack. Non si tratta di maschilismo o di patriarcato: semplicemente l’ex presidente è una personalità troppo ingombrante per non avere voce in capitolo. Basti osservare quanto sta accadendo all’interno della sinistra a stelle e strisce in queste settimane.

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In quanto capo del partito e vincitore delle primarie, Biden avrà l’ultima parola, ma difficilmente andrà avanti se tutto il mondo dem chiede la sua testa. I dubbi un tempo privati oggi sono pubblici, basti pensare all’uscita raggelante di Nancy Pelosi: “Se si deve ricandidare? Decida lui e lo faccia in fretta”, la versione dell’ex speaker della Camera. Secondo i ben informati, i prossimi giorni saranno cruciali: il vertice Nato rappresenta un crocevia fondamentale. Seguiranno aggiornamenti, ma la poltrona del presidente traballa sempre di più…

Franco Lodige, 11 luglio 2024

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