Di fronte ad una malattia che nella gran parte dei casi colpisce duramente gli individui già affetti da gravi e gravissime patologie, spesso multiple, sembrerebbe logico seguire la stessa linea fin qui adottata per l’influenza stagionale: vaccinare i fragili e consentire al resto della popolazione di optare per l’immunità vaccinale o per quella naturale determinata dal contagio.
Tutto questo almeno in un mondo normale. Ma dato che soprattutto in Italia con l’arrivo del Covid-19 abbiamo annichilito i più elementari nessi di causalità, trasformando un virus banale per le persone in buona salute in una sorta di peste del terzo millennio, l’arrivo insensato dell’obbligo vaccinale sembra oramai nella allucinante logica delle cose.
D’altro canto, nel proliferare di ducetti che a tutti i livelli invocano misure degne di una repubblica delle banane – come l’idea folle del democratico compagno che governa la Toscana di mettere agli arresti domiciliari chiunque non si vaccini – oramai ci aspettiamo qualsiasi abominio liberticida. In tal senso sembra proprio che gli anticorpi democratici per contrastare l’inverosimile deriva sanitaria in atto sono oramai attivi in ben pochi individui, ahinoi!
Claudio Romiti, 30 agosto 2021