Il centrodestra continua la sua avanzata con idee e progetti di tipo liberale. Nel programma di Giorgia Meloni nessun obbligo di vaccinazione contro il Covid e nessun green pass. La politica di Fratelli d’Italia punta ad affrontare eventuali nuove crisi pandemiche attraverso misure specifiche strutturali, come ad esempio la ventilazione meccanica controllata nelle scuole e negli uffici, e il potenziamento dei trasporti. La posizione del partito di Giorgia Meloni, è quella di valorizzare il ruolo dell’informazione e della promozione e per quanto riguarda l’uso dei vaccini, vi sarà una raccomandazione, ma nessun obbligo. Inoltre, piena libertà di scelta tra vaccini autorizzati dall’Ema e dall’Aifa e richiami.
Il programma di Fratelli d’Italia a quanto emerge, mira alla tutela della libertà individuale e della salute collettiva. Un centrodestra con idee innovative e liberali che fanno ben sperare in quella famosa “Ripartenza” promossa da Nicola Porro. Mi sento di esprimere anche francamente un applauso a Porro che mi ha concesso molte volte sul suo sito di proporre una posizione politica capace di tutelare i due diritti fondamentali dell’uomo: “libertà e salute”. Diritti che oltre ad essere inalienabili, sono complementari e l’uno non può escludere l’altro. Oggi sono lieto di vedere queste idee inserite nei programmi elettorali del centrodestra.
Ma non è tutto. Anche «il green pass» sarà un ricordo, promette Fratelli d’Italia: «Nessuna reintroduzione del green pass e possibilità di screening negli ambienti a rischio, a tutela dei soggetti fragili», si legge sempre nel programma elettorale. Inoltre, come già ribadito numerose volte, Giorgia Meloni istituirà una commissione d’inchiesta sulla gestione medica ed economica della pandemia da Covid-19, oltre che sulle reazioni avverse da vaccino.
E sempre sull’avanguardia riguardo la libertà ed il rispetto della Carta Costituzionale, riporto fedelmente una parte del programma di Giorgia Meloni: “Assicurare l’effettività dei diritti civili e sociali, il rispetto delle libertà garantite dalla Costituzione e della dignità delle persone è la precondizione per la realizzazione piena dei princìpi propri di ogni sistema democratico. No all’introduzione di strumenti di controllo digitale di massa e di compressione delle libertà individuali o a meccanismi di scoring, come la “cittadinanza a punti” su modello cinese. Contrasto alla censura arbitraria dei social network e garanzia del rispetto della libera manifestazione del pensiero da parte delle grandi piattaforme di comunicazione. Garanzia di massima sicurezza nella protezione dei dati personali. Assicurare a tutti i cittadini pari opportunità di emergere e affermarsi in ambito sociale e lavorativo. Superamento del “tetto di cristallo”, barriera invisibile che ostacola l’affermazione delle donne nel mondo del lavoro. Contrasto al divario retributivo tra uomini e donne e alla pink tax, l’odiosa pratica di applicare prezzi più elevati ai prodotti destinati alle donne”.
Nel programma di 40 pagine intitolato ‘Pronti a risollevare l’Italia’ si annuncia “l’immediata costituzione di un’unità di crisi su energia e caro bollette”, si punta ad aumentare gli “importi per l’assegno unico e universale” e a destinare maggiori risorse al Fondo di garanzia per l’acquisto della prima casa per le giovani coppie di lavoratori precari (“No a nuove tasse sulla prima casa e zero tasse sui primi 100 mila euro per l’acquisto della prima casa”). Nell’ambito dei fondi europei, poi, secondo FdI serve un “mirato aggiornamento del Pnrr alla luce della crisi scaturita dal conflitto in Ucraina e dall’aumento dei prezzi delle materie prime”.
Sul piano del fisco, oltre alla flat tax, ecco la proposta per le cartelle in essere di un “saldo e stralcio fino a 3mila euro per le persone in difficoltà e, per importi superiori, pagamento dell’intera imposta maggiorata del 5% in sostituzione di sanzioni e interessi, e rateizzazione automatica in 10 anni”.
Carlo Toto, 31 agosto 2022