Sgarbi contrario al lasciapassare
Intanto, anche Vittorio Sgarbi non usa mezzi termini per criticare la svolta illiberale di questa nuova misura restrittiva ed in un suo recente post sulla sua Pagina Facebook scrive: “Non si capisce quale perversione induca il governo italiano a scelte illiberali, che nulla hanno a che fare con l’evidenza scientifica, per imporre non l’obbligo vaccinale (che, seppur discutibile, senza la comprovata certezza della sua efficacia, potrebbe corrispondere a un tentativo di contenere la diffusione del virus) ma il “super green pass” invece del semplice tampone nei luoghi di lavoro. La cosa piace a Brunetta e ad alcuni altri ministri, ma appare davvero incomprensibile. Il calcolo delle probabilità avvantaggia i vaccinati, ma l’ossessione dei contagi non corrisponde a un pericolo reale procurato dai “no vax”. Come è evidente anche a un cretino, e basta la logica per comprenderlo, i “no vax” sono un rischio per se stessi, non per i vaccinati. Bisogna proteggere loro, non noi. E li proteggi identificandoli, non costringendoli a esibire certificati falsificabili. Il Governo, non avendo soluzioni certe, ne inventa di inutilmente severe che non sono a vantaggio di nessuno, e, in una società in cui il vaccino non è obbligatorio, determinano inutili discriminazioni da Stato totalitario. Fanno pena. E anche schifo.”
Per quanto riguarda le responsabilità inerenti ad eventuali effetti collaterali derivanti dalla somministrazione del vaccino, Sabbino Cassese in un intervento su La7 nel programma In Onda avverte: “Le responsabilità di eventuali effetti avversi sono decisamente a carico dello Stato”.
Carlo Toto, 9 gennaio 2022