Tanto più necessaria visto che governo e parlamento, sotto ricatto della lobby della magistratura politicizzata, non riescono a legiferare con l’incisività dovuta e richiesta dai fatti (si pensi solo alle perversioni denunciate da Alessandro Sallusti e Luca Palamara nei loro libri). Non per fare chissà cosa ma solo per adeguare il nostro sistema giudiziario ai comuni standard dei Paesi democratici.
Insomma, quello che si presenta all’orizzonte è un vero e proprio, ed ennesimo, “trappolone” per il leader della Lega. Che però, se riuscisse, costituirebbe un danno non irrilevante per l’intero Paese, che rischia di confermarsi irriformabile e quindi destinato a un sicuro declino e ad una ulteriore deriva illiberale. Forse è l’ultimo treno che ci si presenta. E il mio non vuole essere che un appello a tutti i liberali e agli uomini di buona volontà a non lasciare soli Salvini e i radicali in questa battaglia decisiva per la nostra libertà sostanziale.
Corrado Ocone, 13 marzo 2022