Zanzara tigre

“Oddio, il cervello vi va in pappa”. Come reagisce Cruciani al Berlusconi Airport

L’editoriale del conduttore della Zanzara: dalle polemiche sul Cav alle aggressioni in metro e l’ossessione per il fascismo

Nell’ultima puntata della Zanzara, il conduttore Giuseppe Cruciani ha espresso in modo molto aperto le sue opinioni riguardo la notizia ufficiale dell’intitolazione dell’aeroporto di Malpensa in onore di Silvio Berlusconi, così come l’ossessione per il fascismo che sembra pervadere ogni aspetto della società.

“La notizia è arrivata! Io non ci credevo. Pensavo che scherzassero. Diciamo la verità, pensavo che un po’ giocassero o che un po’ provocassero. Invece è arrivata la notizia ufficiale! Una grande notizia! E la notizia è arrivata! E la notizia è arrivata! E la notizia è arrivata! L’aeroporto di Malpensa è ufficialmente l’aeroporto Silvio Berlusconi! Oddio! Rosicate, impazzite! Dovete scoppiare, il cervello vi deve andare in pappa! Travasi di bile! Vai regia!”, ha esordito il conduttore lanciando l’inno di Forza Italia.

Il conduttore di Radio24 ha poi espresso le sue idee riguardo l’ossessione per il fascismo, usando come esempio il caso di una donna consigliera di un piccolo paese di Fratelli d’Italia, accusata di essere fascista per aver rasato i capelli a zero a causa della chemioterapia. “Seconda notizia della giornata che vi do è l’ossessione del fascismo ovunque. Ho letto da qualche parte che una donna, una consigliera di un piccolo paese di Fratelli d’Italia, che si rade i capelli a zero perché ha la chemioterapia, sta facendo la chemioterapia, è malata di cancro, a cui danno della fascista perché si rade i capelli a zero. Avete capito? Si rade i capelli a zero e le danno della fascista! Vi dovete vergognare! Direbbe qualcuno, direbbe qualcuno. Cosa direbbe qualcuno? Lo mandiamo dopo!”.

Infine, Cruciani ha parlato del dramma di Mattia, aggredito da cinque persone in una banchina alla stazione Termini mentre andava a fare la chemioterapia. “Un ascoltatore lo diceva ieri: ‘Roma, pestato in metro dai borseggiatori per uno zainetto mentre va a fare la chemioterapia’. Il dramma di Mattia, aggredito da cinque persone in una banchina alla stazione Termini. Ragazzi, ora più che mai, viva Cicalone!”, ha concluso il conduttore di Radio24.

 

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