“Odia i ciclisti? Viva Feltri”. Perché Cruciani sta col direttore

L’editoriale del conduttore della Zanzara: il convegno organizzato da Borgonovo, il corso per bimbi trans e il pitbull

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La zanzara 26 settembre

Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha espresso forti opinioni su diversi temi, a partire dall’iniziativa dell’Università Roma 3 di organizzare un corso per bambini trans.

“Ragazzi, scusate se rimango sempre sull’Università Roma 3 che organizza questo corso per bambini trans. Ma io non ho ancora capito e ripeto: organizza un corso per bambini trans, che non esistono, con i soldi nostri, con i soldi nostri. Siccome c’è scritto per bambini trans ma anche per bambini gender creative, non ho capito. Ma che cazz* vuol dire gender creative, porca troi*. Ragazzi, dovete mettervelo nella testa, fino a 18 anni non dovete rompere il cazz* alla gente. Dopo uno decide quello che vuole. Non c’è nessun corso per portare bambini, bambini fluidi, fluidi all’università, porca puttan*”.

Il conduttore non ha risparmiato un commento su Vittorio Feltri e sulle polemiche sulle sue dichiarazioni sui ciclisti: “Solo se investiti, signor Vittorio Feltri. ‘Ai ciclisti sparerei però non lo faccio perché non sono armato’. Scandalo, oddio, si deve dimettere. Ma ragazzi, è semplicemente una roba che si dice perché gli stanno sul cazz* i ciclisti. Non è che va là con la pistola a sparare né soprattutto li metterebbe sotto. Dai, su: risulta che abbia investito qualche ciclista? È il politicamente scorrettissimo Feltri. Viva Feltri, non gli rompete il cazz*”.

Cruciani ha poi criticato la sinistra per le sue reazioni esagerate, a suo avviso, riguardo a certi simboli e eventi: “Ogni tanto la sinistra si inventa il fascismo che non c’è. Il sottoscritto, insieme ad altre persone tra cui Moni Ovadia, che certo fascista non è, il signor Gianrusso, ex grillino, che certo fascista non è, e una terza persona, un giornalista che certamente fascista non è, parteciperà a un convegno organizzato da Borgonovo, vice direttore della Verità, giornale che non appartiene al neofascismo italiano. Ha organizzato un festival culturale a Torino. La sinistra protesta perché c’è un discobolo nel manifesto. Un discobolo che sarebbe il simbolo della forza. Il simbolo del ‘mens sana in corpore sano‘ che non è uno slogan fascista. Siete ridicoli, siete personaggi ridicoli, ridicoli. Ah, evoca il fascismo con i soldi dello Stato. Certo, è stato finanziato dalla regione, come tutte le regioni in mano alla sinistra finanziano anche loro dei festival che hanno dei temi che più o meno si ispirano alla sinistra. Allo stesso identico modo, porca troi*”.

Infine, Cruciani ha toccato un fatto di cronaca riguardante un pitbull che aveva già ucciso un bambino: “Eh sì, un pitbull che aveva ucciso un bambino aggredisce una volontaria in un canile ferendola gravemente. Questo qua aveva già ucciso un bambino, non si capisce perché il pitbull sia ancora circolante. Doveva essere soppresso, doveva essere soppresso”.

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