Remo Ruffini, presidente e ad di Moncler, a La Ripartenza 2022 traccia un bilancio di come è “cambiato il lusso” negli ultimi anni. “Una volta alla base del grande lusso c’era il possesso – dice a nicolaporro.it – adesso invece è importante l’esperienza. Uno vuole sentirsi parte di una community, di un progetto, di quello che la marca rappresenta”.
Questo si traduce ovviamente in un approccio aziendale. Non solo dal punto di vista del prodotto che viene proposto ai clienti, ma anche nell’approccio di comunicazione e distribuzione. “Sta tutto cambiando, anche nell’approccio di comunicazione: se vuoi arrivare a un certo tipo di consumatore devi usare lo streaming. Noi, con l’ultimo show che abbiamo fatto, abbiamo raggiunto 3 miliardi di persone. Una volta organizzavi le sfilate e quando ti andava bene venivano 6-700 persone che facevano qualche Instragram. Per questo il lusso è è totalmente cambiato”.
Nel suo intervento dal palco del teatro Petruzzelli di Bari, poi, Ruffini ha raccontato anche come abbia portato un’azienda con un fatturato di qualche milione a circa 2 miliardi. “Ho fatto quello che bisogna fare tutti i giorni per cercare di rispettare la marca e la sua storia – ha spiegato – Io l’ho comprata nel 2003-2004 ma è anche vero che è stata fondata nel ’52 e per 20-30 anni ha avuto una storia eccezionale. Ho iniziato dal piccolo: ho messo a posto la produzione, la supply chain e tutte le altre cose che servivano come base per lavorare sulla marca dialogando con il consumatore”.
Marco Baronti, 20 luglio 2022