Cronaca

Okkupano sì, ma solo a pancia piena: “L’Università ci deve garantire il cibo”

Il video dalla Columbia University fa il giro del mondo. La studentessa chiedeva all’ateneo i pasti garantiti

columbia University

Rivoluzionari sì, ma con la pancia piena. Sta facendo il giro del mondo lo scambio tra un reporter americano e la portavoce degli studenti che hanno occupato il Campus della Columbia University a New York, in cui gli okkupanti chiedono a gran forza all’Università di fornire loro del cibo. O almeno di non bloccare i presunti “aiuti umanitari” (umanitari?) che dovrebbero dovuto rifocillare i combattenti con la kefiah.

Ieri vi abbiamo dato notizia dell’irruzione della polizia negli edifici della storica università newyorkese, come richiesto dalle autorità dell’ateneo. Circa 109 persone sono state arrestate nel blitz che ha coinvolto la Hamilton Hall. Ma a far discutere adesso è il video del botta e risposta tra una studentessa della Columbia e i giornalisti. Johannah King-Slutzky infatti aveva chiesto all’Università, la stessa istituzione di cui stavano occupando illegalmente il campus e i locali, di garantire acqua e cibo ai manifestanti pro-Palestina. “Perché dovrebbero essere costretti a fornirvi i viveri?”, ha chiesto un giornalista. “Noi stiamo dicendo prima di tutto che ha l’obbligo di garantire i pasti agli studenti che pagano la retta per il cibo”, ha risposto Johannah. Che poi invocava anche il libero ingresso di acqua e viveri per tutti gli altri. “Si tratta di capire – è il ragionamento – che tipo di comunità e di obblighi la Columbia senta di avere con i suoi studenti: volete che gli studenti muoiano per disidratazione o per fame o che si ammalino gravemente anche se non sono d’accordo con voi?”. Insomma: volevano un “aiuto umanitario di base”.

Giustamente, uno dei giornalisti fa notare ai resistenti l’irrazionalità del ragionamento: “Ma siete stati voi a mettervi in questa posizione, di vostra volontà, sembra tu stia dicendo ‘vogliamo essere rivoluzionari, vogliamo occupare questo edificio, ora potreste portarci da mangiare?'”. Okkupo sì, ma non salto mica la merenda.