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Olimpiadi, figuraccia francese: miliardi per la Senna ma è piena di batteri

Senna Macron (2) © DenisKuvaev tramite Canva.com

Sulle Olimpiadi il pezzo più divertente è quello del Corriere della Sera. Ciò nonostante, il titolo geniale è quello di Libero che apre con “L’ultimo fango a Parigi”, prendendo per in giro l’ultimo tango che voi ben ricordate. Tornando però al pezzo di Bonarrigo, dovete sapere che il triathlon avrebbe dovuto fare una delle sue gare di nuoto nella Senna. E già questo è piuttosto particolare, spiegano i tecnici, per via delle varie correnti. Il punto però è che nonostante la Senna sia stata bonificata, oggi è comunque piena di batteri e, come è normale che sia, gli atleti non muoiono dalla voglia dal prendersi qualche malattia. Qualcuno potrebbe chiedersi: ma non ci avevano pensato prima? Certo che ci avevano pensato prima, tant’è che, come spiega oggi il Corriere della Sera, hanno speso 1,4 miliardi per bonificare la Senna. Avete capito? E poi questi ci rompono le palle sui nostri conti pubblici.

Fatto sta che, questa spesa enorme non ha avuto il riscontro sperato. Infatti ieri sono andati i tecnici a vedere se la Senna fosse bonificata ed il risultato è che c’è un batterio dieci volte superiore a quello tollerato. Ma io dico, ma come si fa a organizzare una cosa così? Di solito è consuetudine per gli atleti fare delle prove prima delle gare per conoscere il fiume o il luogo in cui dovranno gareggiare. Ebbene, la familiarizzazione l’avrebbero dovuta fare ieri e non l’hanno fatta per via delle condizioni della Senna. Alcuni addirittura ipotizzano che la terza gara del triathlon non si farà. È come togliere un set a Wimbledon. Ma di che stiamo a parlare?

Nicola Porro, dalla Zuppa di Porro del 29 luglio 2024

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