Ci duole dover far notare a Maurizio Molinari che, forse, dovrebbe modificare il suo articolo del 27 luglio (2 giorni fa, non un’Era geologica) riguardo gli attentati che hanno mandato in tilt i treni francesi nel giorno di apertura delle Olimpiadi. Ricordate? “Parigi 2024, ombre russe sui Giochi”. Sottotitolo: “Le azioni di sabotaggio sono avvenute in un arco di breve, di notte, e a poche ore dall’apertura dei Giochi. Ci troviamo davanti a una sfida ben pianificata alla sicurezza della Francia e, dunque, dell’intera Unione Europea”. Per carità: a Mosca e dintorni non sono stinchi di santo, le autorità francesi non escludono “una mano straniera”, ma tirare fuori le “ombre russe” è come quel maglioncino buono per tutte le stagioni. In assenza di alternative, c’è sempre un hacker di Putin su cui scaricare la colpa. Tuttavia per il sabotaggio del Tgv ieri è stato arrestato un attivista di estrema sinistra nella sede della Sncf, le Ferrovie Francesi, a Oissel.
L’arresto ha permesso di trovare in possesso dell’individuo strumentazioni che potrebbero essere state utilizzate per atti di sabotaggio. Secondo quanto riportato dall’AFP, nel corredo dell’uomo sono state identificate “chiavi d’accesso” a locali tecnici della SNCF oltre a “pinze taglianti” e un “mazzo di chiavi universali”. Mica pizza e fichi. Tra gli oggetti rinvenuti nell’auto del sospetto, aggiunge Le Figarò, ha suscitato particolare interesse per gli investigatori la scoperta di materiale letterario legato all’ultragauchismo, tra cui il testo “Le vertige de l’émeute: de la Zad aux Gilets jaunes” di Romain Huët, che analizza le forme di protesta in Francia. Questo ritrovamento evidenzia la possibile esistenza di una rete di attivismo radicale intenzionata a sfidare l’autorità statale attraverso azioni dirette.
Gérald Darmanin, ministro dell’Interno, ha comunicato su France 2 la propria preoccupazione per la precisione e la deliberazione dietro gli attacchi recenti alle linee TGV, che sembrano riflettere le modalità operative dei movimenti dell’ultrasinistra. I servizi segreti, ha spiegato il ministro, hanno “individuato un certo numero di profili che avrebbero potuto commettere il sabotaggio commesso nella notte tra giovedì e venerdì contro le linee TGV della SNCF” . “Sono persone vicine all’estrema sinistra – ha aggiunto – ma dobbiamo stare attenti: c’è da capire se si sono mossi autonomamente o, se invece, sono stati manipolati”. Che la Russia abbia aiutato o organizzato l’attacco utilizzando gli anarchici francesi? Tutto è possibile, a questo mondo. Ma forse occorre attendere un minimo di prove per tirare le conclusioni.
Il punto focale delle indagini è rappresentato da una serie di atti di sabotaggio contro le infrastrutture critiche della Francia, in particolare le linee TGV. Atti di vandalismo come il taglio e l’incendio dei cavi di fibre ottiche nelle vicinanze delle ferrovie hanno compromesso sistemi di sicurezza essenziali, generando disagi significativi a poche ore dall’apertura dei Giochi sollevando questioni urgenti sulla protezione delle infrastrutture nazionali. Sono stati colpiti tre dei quattro snodi centrali dell’alta velocità parigina. Gli inquirenti sono giunti alla conclusione che gli attacchi sono stati meticolosamente pianificati e coordinati, suggerendo un livello di organizzazione che trascende semplici atti vandalici. Ciò ha alimentato il timore di una rete estesa di individui capaci di lanciare operazioni sofisticate contro bersagli critici, evidenziando potenziali vulnerabilità nella sicurezza delle infrastrutture.
Nella notte tra domenica e lunedì, inoltre, altre reti in fibra ottica di diversi operatori hanno subito sabotaggi notturni. Ma Parigi, sede dei Giochi olimpici, stavolta è stata risparmiata.