E che dire poi del “doppiopesismo” renziano, garantista con gli amici e i familiari e giustizialista, con sofismi e bizantinismi vari, con gli avversari? Ma quella di Matteo Renzi è ormai una storia che rasenta il ridicolo, se è vero come è vero che nel Paese il numero di coloro che hanno ancora fiducia in lui si approssima allo zero. In un quadro così fosco, e drammatico per lo stato comatoso in cui versa la nostra democrazia e vita civile, conforta solo il fatto che ormai il gioco di una certa parte della magistratura, della sinistra e del deep state antisalviniano si è talmente scoperto che gli italiani non se la bevono più e prima o poi presenteranno il conto salato a questa cricca di potere senza dignità e illiberale. La quale non per caso teme il voto come il diavolo teme l’acqua santa.
Corrado Ocone, 31 luglio 2020