Commenti all'articolo Opportunità e insidie dello smart working femminile

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Gianluca
Gianluca
5 Dicembre 2020, 22:17 22:17

“La parità non è ancora pienamente conseguita”, può essere, dipende dai punti di vista. Per esperienza personale tutte ‘ste donne schiavizzate dal marito-padrone non le vedo, oppure devo rivolgere lo sguardo verso mia nonna (defunta da tempo), mentre mia madre ha fatto in tempo a cogliere i primi frutti del ’68 e un po’ si è “liberata”. Con mia moglie, con le nostre mogli boomers, è invece andata malissimo, perennemente incazzate con l’uomo ridotto a zimbello, esautorato dal ruolo di capofamiglia (il paterfamilias che ha retto la nostra civiltà per millenni), deputato a svolgere le incombenze domestiche e quindi senza appeal. Che fascino potrà avere un Brad Pitt con la scopa in mano? Un George Clooney che lava i piatti? Nessuno, ecco quindi intervenire plotoni di avvocati per sciogliere precari equilibri familiari e siamo alla situazione attuale, in cui i nostri figli millennials non si sposano manco più oppure si separano subito dopo il fatidico si. Contente donne? Piuttosto ponetevi il problema dell’islamizzazione della nostra società, che potrebbe avere a che fare con l’aumento degli episodi di violenza sulle donne e sui femminicidi, o no?

Elvia
Elvia
5 Dicembre 2020, 18:18 18:18

Rispondo a Giovanna con una domanda: perché certe donne mettono su famiglia e poi, vittimisticanente, se ne lamentano preferendo il lavoro (da vedere poi quale) alle “quattro mura domestiche”?
A Bisignani faccio notare che le cifre circa la violenza domestica aumentata durante il lockdown sono inventate dai Centri Antiviolenza per incrementare i proventi pubblici stante la evidente scarsità di affluenza. Ed anche a lui una domanda: quanti uomini in lockdown/smart working hanno scoperto di avere accanto non una moglie/compagna ma una padrona molesta e minacciosa?

Patti
Patti
5 Dicembre 2020, 17:41 17:41

Che cosa dicono le “battagliere” sinistrine e pseudofemministe alla boldrini, murgia, e colleghe varie, su questo ENNESIMO sgambetto fatto a tutte noi DONNE di dx e sx???
Sarei proprio curiosa di saperlo…

Marina Vb
Marina Vb
5 Dicembre 2020, 17:29 17:29

Sono fuori dal mondo del lavoro da poco più di un anno e quello che mi manca di più sono i piccoli riti/socialità con cui iniziavo la giornata.
Per quanto ami la mia famiglia e la mia casa, che è sempre stata un rifugio non solo quattro mura, quando mi chiudevo la porta dietro le spalle si apriva la mia parentesi personale, con tutte le scocciature che questo poteva comportare ma dove dovevo far ricorso alla mia capacità di trovare soluzioni. E quando ci riuscivo avevo le mie piccole soddisfazioni.
Uscire dalla propria zona di comfort può creare anche ansia ma è sempre un’opportunità di crescere e affrancarsi.

Giovanna
Giovanna
5 Dicembre 2020, 17:01 17:01

Molte donne lavoratrici vedono (vedevano?) il lavoro come uno “sfogo” esterno alla casa e salvifico contro i ritmi – spesso sfiancanti – delle faccende domestiche, dei mariti e dei figli: meglio in ufficio che tra quelle quattro mura, ho sempre sentito dire da amiche e colleghe. Adesso niente sfogo esterno, anzi, ci si dedica a questo e a quelli. Quindi, io direi che per le donne/mogli/madri è una trappola…altro che opportunità!