Politiche green

Ops, tracollo auto elettriche: i dati tragici di agosto

Nuovo tonfo delle macchine a spina: quota di mercato ai livelli più bassi a livello europeo. In ripresa l’ibrido

auto elettriche © IncrediVFX e Toshe_O tramite Canva.com

In Italia, il segmento delle auto elettriche non sfonda. E non lo dicono i negazionisti climatici, ma i numeri rilanciati anche da vaielettrico.it  Agosto 2024 ha segnato un momento di decisa contrazione per il mercato delle auto elettriche, con un calo delle vendite del 40% rispetto all’agosto del 2023. Questa flessione ha ridotto la quota di mercato al 3,5%, posizionandosi come uno dei punti più bassi a livello europeo.

Il calo delle vendite e il restringimento della quota di mercato evidenziano una problematica più estesa: gli italiani, a quanto pare, sono più che diffidenti nei confronti delle auto elettriche. Malgrado un incremento complessivo delle immatricolazioni dell’1% nei primi otto mesi del 2024, infatti, l’assenza di incentivi specifici per il settore elettrico nei prossimi tre mesi difficilmente potrà risollevare le sorti di un’annata tutt’altro che positiva. Guardiamo i dati assoluti: ad agosto 2024 sono state immatricolate 2.605 auto a spina contro le 4.079 dello stesso mese di un anno fa. Sui primi otto mesi del 2024 l’incremento rispetto all’anno precedente è di appena l’1%, 41.992 unità vendute contro le 41.006 del 2023. Troppo poco per immaginare una “rivoluzione green”. Tesla si conferma al vertice del mercato, non soltanto grazie alla Model Y che ha totalizzato 376 immatricolazioni in agosto, ma soprattutto grazie alla Model 3 con 5.570 unità vendute nei primi otto mesi dell’anno.

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Secondo Fabio Pressi, presidente di Motus-E, il contesto attuale è “molto confuso”. Il mercato vive tra la spinta dell’entusiasmo generato dagli incentivi e momenti di attesa carichi di incertezza. Questa situazione ha spinto i costruttori a riorientare i budget pubblicitari verso i veicoli ibridi, che ad agosto hanno raggiunto una quota di mercato superiore al 40%, dimostrando una crescita costante a discapito del settore puramente elettrico. Diversi spot, infatti, sponsorizzano l’elettrico “ma con una alternativa”, cioè il motore a scoppio, che permette agli utenti di non soffrire l’ansia da ricarica.

Nonostante il contesto non particolarmente favorevole, alcuni modelli di auto elettriche, oltre alla già citata Tesla, hanno saputo almeno difendersi sul mercato. La Volvo EX30 si è ad esempio classificata seconda in agosto e terza nell’accumulato annuale, con 2.160 veicoli venduti. Anche la Fiat 500e e la Jeep Avenger hanno registrato buone performance, seppur non comparabili ai numeri di Tesla. Ma è chiaro che tra gli italiani e la ricarica a spina l’amore non è mai esploso, soprattutto quando non vi sono fiumi di incentivi. Chissà perché…

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