Commenti all'articolo Ora che serve, la rivoluzione non la vuole nessuno
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Gigi
29 Marzo 2022, 11:23 11:23
italiani sordi, ciechi e cerebrolesi. Adorano la mascherina, il pensiero unico, le dosi di sieri sconosciuti, l’unica cosa che non adorano è la libertà, di pensiero e ora pure di movimento. Esiste in Italia solo una sacca di resistenza ed è quella che draghi e speranza hanno tentato di piegare ad ogni costo ma hanno perso. Ora è solo questione di tempo. Come finì male il fascismo così finirà male anche questo regime e finiranno male tutti coloro che ne hanno fatto parte. Quando i morti da vaccino e di fame occuperanno le strade nulla potrà salvare i traditori del popolo italiano.
Marco
16 Gennaio 2021, 23:29 23:29
Buonasera @ Max Del Papa Egregio, il suo commento, mi ha riportato indietro nel tempo e mi ha quasi commosso. Sono nato a Milano nel 1958 e nel 78′ avevo qualche anno più di lei. Nello stesso anno che lei varcava il portone del Carducci, io firmavo per rimanere ancora un anno a fare il servizio militare, tra Pisa e Livorno. L’esperienza più bella della mia vita, passata nella gloriosa Folgore. Anni certamente complicati, sopratutto sotto l’aspetto socio politico. Nel 1973, la mia prima relazione sentimentale con una ragazza, incominciò proprio fuori dal Carducci (liceo notoriamente di sinistra) dove io iscritto al Fronte della Gioventù, andai per affiggere dei manifesti che riguardavano il comizio che avrebbe tenuto Almirante, il sabato successivo in Piazza Lima. Quel giorno, finimmo in otto al pronto soccorso. Rossi o neri, non aveva importanza. La cosa importante era quella di portare a casa la pelle. Gli anni delle BR, di Lotta Continua, Ordine Nuovo, Avanguardia Nazionale, etc,etc, hanno avuto un unico scopo. Mettere in ginocchio lo Stato, capeggiato da un partito (DC) da tempo sul viale del tramonto. Nonostante il terrorismo, abbia avuto sulla coscienza, più morti che successi, una cosa a loro favore va evidenziata. La lotta armata è stata il simbolo emblematico, della voglia di cambiamento e per certi versi, il cambiamento c’è stato.… Leggi il resto »
Angelo
16 Gennaio 2021, 12:23 12:23
Finché non arriverà il momento di pagare i debiti che consentono ancora “panem et circense” alla generazione impanzita e alla successiva plagiata da internet e TV (vedesi programmi televisivi e esempi di moralità) : NESSUNA RIBELLIONE.
Giorgio Colomba
16 Gennaio 2021, 11:49 11:49
Un Paese alla mercé di un manipolo di mestatori cresciuti come incendiari Falce&Martello muniti, trasmutati poi in zelanti pompieri,passati dall’eskimo con molotov incorporata alle grisaglie in cashmere dei CdA e finanche agli emicicli capitolini, col fattivo avallo del parco di buoi elettorale. Non c’è peggior regime di quello che si ignora, scriveva Silone, e la rivoluzione non serve più.
A.L.
16 Gennaio 2021, 1:47 1:47
Un altro bell’articolo, bravo Max Del Papa. Con quel suo stile dove la forma -intelligenza pirotecnica, con molta logica e in filigrana poesia- è profonda sostanza: e la sostanza dell’ironia è realistica amarezza. Grazie.
Ermete
15 Gennaio 2021, 22:11 22:11
All’inizio di questo delirio di chiusure financo dei parchi ed a singhiozzo avevo diffuso la famosa foto del Che ma ritoccata con la mascherina per evidenziare un problema per i pseudo ribelli da salotto.
Be’, quelli di sinistra, o non capivano o facevano finta di non capire la piccola provocazione.
italiani sordi, ciechi e cerebrolesi. Adorano la mascherina, il pensiero unico, le dosi di sieri sconosciuti, l’unica cosa che non adorano è la libertà, di pensiero e ora pure di movimento. Esiste in Italia solo una sacca di resistenza ed è quella che draghi e speranza hanno tentato di piegare ad ogni costo ma hanno perso. Ora è solo questione di tempo. Come finì male il fascismo così finirà male anche questo regime e finiranno male tutti coloro che ne hanno fatto parte. Quando i morti da vaccino e di fame occuperanno le strade nulla potrà salvare i traditori del popolo italiano.
Buonasera @ Max Del Papa Egregio, il suo commento, mi ha riportato indietro nel tempo e mi ha quasi commosso. Sono nato a Milano nel 1958 e nel 78′ avevo qualche anno più di lei. Nello stesso anno che lei varcava il portone del Carducci, io firmavo per rimanere ancora un anno a fare il servizio militare, tra Pisa e Livorno. L’esperienza più bella della mia vita, passata nella gloriosa Folgore. Anni certamente complicati, sopratutto sotto l’aspetto socio politico. Nel 1973, la mia prima relazione sentimentale con una ragazza, incominciò proprio fuori dal Carducci (liceo notoriamente di sinistra) dove io iscritto al Fronte della Gioventù, andai per affiggere dei manifesti che riguardavano il comizio che avrebbe tenuto Almirante, il sabato successivo in Piazza Lima. Quel giorno, finimmo in otto al pronto soccorso. Rossi o neri, non aveva importanza. La cosa importante era quella di portare a casa la pelle. Gli anni delle BR, di Lotta Continua, Ordine Nuovo, Avanguardia Nazionale, etc,etc, hanno avuto un unico scopo. Mettere in ginocchio lo Stato, capeggiato da un partito (DC) da tempo sul viale del tramonto. Nonostante il terrorismo, abbia avuto sulla coscienza, più morti che successi, una cosa a loro favore va evidenziata. La lotta armata è stata il simbolo emblematico, della voglia di cambiamento e per certi versi, il cambiamento c’è stato.… Leggi il resto »
Finché non arriverà il momento di pagare i debiti che consentono ancora “panem et circense” alla generazione impanzita e alla successiva plagiata da internet e TV (vedesi programmi televisivi e esempi di moralità) : NESSUNA RIBELLIONE.
Un Paese alla mercé di un manipolo di mestatori cresciuti come incendiari Falce&Martello muniti, trasmutati poi in zelanti pompieri,passati dall’eskimo con molotov incorporata alle grisaglie in cashmere dei CdA e finanche agli emicicli capitolini, col fattivo avallo del parco di buoi elettorale. Non c’è peggior regime di quello che si ignora, scriveva Silone, e la rivoluzione non serve più.
Un altro bell’articolo, bravo Max Del Papa. Con quel suo stile dove la forma -intelligenza pirotecnica, con molta logica e in filigrana poesia- è profonda sostanza: e la sostanza dell’ironia è realistica amarezza. Grazie.
All’inizio di questo delirio di chiusure financo dei parchi ed a singhiozzo avevo diffuso la famosa foto del Che ma ritoccata con la mascherina per evidenziare un problema per i pseudo ribelli da salotto.
Be’, quelli di sinistra, o non capivano o facevano finta di non capire la piccola provocazione.