“Ora non ho qui il dato…”. La figuraccia di Stellantis (che ci prende in giro sull’auto elettrica)

Giuseppe Manca e il faccia a faccia con Carlo Calenda in diretta tv dopo l’addio di Carlos Tavares all’ex Fiat

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Calenda Stellantis

Ieri vi abbiamo fatto vedere il video di Carlo Calenda e l’appello a Elly Schlein che, sul caso Stellantis, se ne sta zitta zitta buona buona forse per non mettere in difficoltà il suo rapporto con i giornali “di partito”, cioè La Stampa e Repubblica, che sono di proprietà della famiglia Elkann.

C’è un altro filmato, tuttavia, che sul caso “Fiat” va visto da cima a fondo. Ed è il faccia a faccia tra il leader di Azione e il responsabile delle risorse umane di Stellantis, Giuseppe Manca. Vi invitiamo a prendervi qualche minuto e a guardarlo. Perché alcuni passaggi sono davvero imbarazzanti.

Uno su tutti, quando Manca dimostra di non conoscere a menadito i dati di vendita e produzione della Maserati, informazione che alla fine è costretto a fornire in diretta tv lo stesso Calenda. Ma soprattutto a colpire è il modo in cui adesso Stellantis sta cercando di gettare solo sulle spalle dei politici tutta la colpa della “svolta green” sulle auto elettriche.

Sia chiaro: su questo sito lo diciamo da anni che la mossa dell’Ue di vietare i motori a scoppio dal 2035 era, è e sarà una totale follia che finirà col massacrare (come sta facendo) il settore dell’automotive europeo. I politici europei, soprattutto quelli verdi e progressisti, hanno colpe gravissime. Ma non è possibile che le aziende facciano le verginelle: per tanto tempo alcune società dell’automotive hanno sostenuto l’elettrificazione, convinte che l’auto alla spina fosse “il futuro”, senza però fare i conti con il mercato e i desiderata dei loro clienti. Stellantis non può affermare oggi che la crisi deriva solo dalle scelte europee e non ricordare che fu proprio Carlos Tavares, ex ad da poco liquidato con diversi milioni, a dichiarare più e più volte che non bisognava fare passi indietro, che l’auto elettrica andava sostenuta con i sussidi statali e addirittura che bisognava evitare i dazi contro le automobili cinesi.

Addirittura, Tavares – quindi Stellantis – era favorevole a mantenere le multe per le aziende che anno prossimo non riusciranno a raggiungere i target di vendita delle auto elettriche e si è sempre dichiarato contrario a rivedere le normative per il 2035. Va bene tutto, ma prenderci per i fondelli anche no.

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