Esteri

Sfida all'Europa

Orban, il leader spregiudicato che ha in pugno l’Europa

Col potere di veto e senza filtri, il premier ungherese ottiene fondi e tiene il punto sull’Ucraina

VIKTOR ORBAN ue

L’Unione europea ha aperto i negoziati di adesione per Ucraina e Moldavia, ma il vero vincitore è un altro: Viktor Orban. Il primo ministro ungherese è il più chiacchierato nei corridoi del palazzo del Consiglio per aver inventato una nuova “procedura” – il voto all’unanimità con un assente in sala – ma ha ottenuto grandi risultati grazie a una politica tanto spregiudicata quanto cinica. Dopo aver ottenuto i 10 miliardi di euro bloccati da un anno a causa della normativa che secondo i critici limiterebbe l’indipendenza della magistratura, ha tenuto il punto sulla revisione del bilancio comunitario, bloccando sia i 50 miliardi di sostegno a Kiev sia le risorse per le altre voci del budget, come la migrazione e l’innovazione.

I leader si rivedranno a fine gennaio 2024 per un summit straordinario, ma Orban è stato molto chiaro: senza lo sblocco dei quattrini del Pnrr (10,4 miliardi) e di coesione (11,7 miliardi) non toglierà il veto sulla revisione del bilancio. Un ricatto secondo gli avversari, una mossa strategica secondo i suoi estimatori. Ciò che è certo è che l’ascesa verticale del leader ungherese è stata resa possibilità dalla sua abilità nelle negoziazioni. Emblematico il caso del voto sopra citato: dopo aver annunciato opposizione al sostegno a Kiev, è sparito strategicamente al momento del voto per consentire il via libera. Allo stesso modo, è riuscito a forzare i pagamenti europei con veti e dischi rossi.

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L’Ue è alle strette. L’obiettivo di Bruxelles è quello di mantenere l’unità, anche perchè nonostante la sicumera circa possibili soluzioni creative l’opposizione dell’Ungheria potrebbe causare problemi piuttosto profondi. Per questo motivo la Commissione europea non ha alcuna intenzione di mettersi di traverso e di demonizzare il leader di Fidesz. Le accuse di filo-putinismo non vengono meno, ma il suo unico obiettivo è quello di soddisfare gli interessi del suo Paese, in questo caso ottenere tutti i soldi congelati dall’Europa. E oggi è impossibile escludere un nuovo capolavoro orbaniano, ossia l’incasso degli 11,7 miliardi di euro bloccati in seguito alle leggi contro le università, contro i diritti Lgbtqi e contro i richiedenti asilo. Una pioggia di denaro grazie a un semplice veto. Gioco, partita, incontro.

Massimo Balsamo, 16 dicembre 2023