Questa mattina ho chiuso la mia consueta Zuppa passando in rassegna il pezzo di Francesco Borgonovo sulla Verità. Dovete infatti sapere che se non invitate Saviano a casa vostra, allora siete dei fascisti. Anch’io volevo organizzare un party, ma, una volta che mi hanno detto che dovevo invitare per forza Saviano, sennò facevo la figura del fascista, ho annullato tutto. Pare anche che le discoteche abbiano iniziato ad invitare Saviano perché non si sa mai che lo scrittore le accusi di fascismo.
Perché tutto questo? Dovete sapere che ogni anno in Germania fanno una grande mostra del libro dove l’Italia è ospite d’onore. Gli organizzatori del festival chiedono quindi all’associazione degli editori, guidata da un uomo più che di sinistra, i nomi degli autori con un libro in uscita meritevoli di essere invitati a Francoforte. Tutte le vecchie case editrici in cui ha militato Saviano non fanno il suo nome, quindi fra i nomi inviati non vi è quello di Saviano, che peraltro era già stato invitato per altri motivi.
Allora che cosa succede? Succede che Saviano quando non riceve inviti pensa bene di prendersela con il governo di destra. Sì perché a Saviano non basta essere ovunque, piagnucolerà sempre dicendo di essere censurato. Quando accendo Sky, vedo sempre i suoi audiolibri; quando mi sveglio la mattina e leggo i giornali c’è sempre Saviano; quando vado alle fiere del libro c’è sempre Saviano, che ha cambiato più editori di quanto io cambiassi donne da single. Tra l’altro, Saviano è l’unica persona censurata dalla Rai che ha un suo programma proprio in Rai.
Voi dovete spiegarmi come sia possibile. Come fa una persona ad essere censurata dalla Rai se ha un suo programma? Straordinario. Fatto sta che, dopo tutto questo tric e trac, il commissario italiano ha accontentato le lagne del “censurato” Saviano.
Nicola Porro, dalla Zuppa di Porro del 1 giugno 2024
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