Politica

Orlando e la cena elettorale (ma a Milano). Va bene solo se le fa la sinistra?

Le iniziative di Toti finite nel mirino della procura e contestate dall’opposizione. Ma la politica costa e il candidato del Pd organizza serate da 250 euro a testa

Orlando presidenza Liguria

Sappiamo tutti come è andata a finire con Giovanni Toti e certo il patteggiamento non ci ha fatto bene. Ma eccolo il nuovo che avanza. Andrea Orlando aveva dichiarato che non avrebbe preso un centesimo per la campagna elettorale, ma queste cene a partire da 250 euro cosa sono?

Ristoro e dispensa, insomma: mangi ma ti daranno anche prodotti per casa? Fare per bene? Ma per cosa? Per farlo Presidente della Regione Liguria. E notate degustazione e ristoro a Milano. E già perché se fosse a Genova si prenderebbe una catena di insulti da parte mi molti genovesi.

Non c’è bisogno di degustare niente, sono alla frutta.

Per lo meno in Liguria, i sondaggi possono truccare quello che vogliono ma Bucci ha già vinto. Certo Bucci come sindaco ha rotto i maroni con le chiusure, ma ha fatto un ponte in tempi record e senza nessuna “mangiatoia” . E i genovesi e i liguri non dimenticano.

Paolo Becchi, 5 ottobre 2024


Per saperne di più:

Edoardo Rixi, deputato della Lega in Liguria, ha puntato il dito contro il candidato del centrosinistra alla guida della regione Liguria: “La politica costa. Lo sa anche Andrea Orlando che, dopo aver criticato il sostegno economico dei privati ai candidati e le cene di finanziamento di Toti, ora organizza cene di finanziamento carbonare a Milano sperando che Genova non se ne accorga. Caro Andrea, capisco che devi cercare consenso in altre regioni, ma almeno abbi il buonsenso di dire che sei portatore sano di doppia morale: se lo fai tu sei perbene, se lo fanno gli altri alla luce del sole sono criminali. La politica deve essere libera, democratica e trasparente. Io incontro le persone a Genova e in Liguria camminando a testa alta, senza nascondermi. Chi sceglie di finanziarci lo fa perché sa che lavoriamo per la nostra terra e non per aggrapparci all’ennesima poltrona”.

La replica del comitato di Orlando: “Non prenderemo soldi dalla sanità privata e da chi opera con concessioni pubbliche. Per questa ragione ci rivolgiamo ad eletti, compagni di partito e amici per una politica libera da condizionamenti. Ci auguriamo che il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Rixi, vigilante anche sulle concessioni dei porti liguri, faccia altrettanto, superando la prassi ampiamente diffusa nel centrodestra regionale di prendere soldi da chi ha forti interessi collegati alle scelte della Regione, come ci hanno raccontato le recenti inchieste giudiziarie concluse con i ben noti patteggiamenti. Noi raccogliamo finanziamenti in incontri che rendiamo pubblici, così come i contributi ricevuti. Da chi li prendono Rixi e Bucci e soprattutto da chi li hanno presi in questi anni?”.

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