La Germania sembra prenderci in giro. O quasi. Da una parte predica solidarietà per l’Italia sotto pressione migratoria, dall’altra chiude i confini interni, nega di voler prendere una quota degli immigrati sbarcati sulle nostre coste e, ciliegina sulla torta, adesso vorrebbe anche finanziare le Ong che operano nel Mediterraneo.
La Germania finanzia le Ong
La notizia arriva come un filmine a ciel sereno. “Salvare le persone che annegano e si trovano in difficoltà in mare è un dovere giuridico, umanitario e morale – ha detto all’Ansa un portavoce del ministro degli Esteri di Berlino – Come le Guardie costiere nazionali, in particolare quella italiana, anche i soccorritori civili nel Mediterraneo centrale svolgono un compito di salvataggio con le loro navi, perché salvano le persone in difficoltà in mare”. Tra poco il governo tedesco, capeggiato da Olaf Schoz così alleato di Elly Schlein, finanzierà alcune delle Ong che in Italia si occupano di migranti a terra e in mare.
Di cosa si tratta, esattamente? “Il ministero degli Affari Esteri federale sta attuando un programma di sostegno finanziario istituito dal Bundestag”, ha spiegato il portavoce, con l’obiettivo di “sostenere sia il soccorso civile in mare che i progetti a terra per le persone soccorse in mare”. Le richieste di finanziamento arrivate sarebbero “diverse” e “in due casi l’esame delle domande è già stato completato”, quindi “l’erogazione dei fondi, in questi due casi, è imminente”. Per la precisione si tratta “di un progetto per l’assistenza a terra in Italia di persone soccorse in mare e di un progetto di un’organizzazione non-governativa sulle misure di salvataggio in mare”.
Di quanti soldi si tratta? “La portata del finanziamento del progetto in ciascun caso è compresa tra 400.000 e 800.000 euro”, ha spiegato il portavoce ricordando che quello “da parte del ministero degli Esteri nel 2023 è limitato a un totale di 2 milioni di euro per tutti i progetti”. Mica bruscolini.
Non è ben chiaro a chi andranno i fondi. Anche se la Comunità di Sant’Egidio, per quanto riguarda le operazioni di terra, sembra confermare l’introito: “Nell’ambito di un rapporto che esiste da tanti anni con lo Stato tedesco – fa sapere – è stato firmato un nuovo accordo che servirà a sostenere i nostri progetti di accoglienza e integrazione dei migranti già arrivati sul territorio italiano, non per il salvataggio in mare”.
Lo stupore del governo
L’uscita del ministero guidato dalla Verde Annalena Baerbock ha ovviamente scatenato il putiferio in Italia. Prima il ministro Matteo Piantedosi ha precisato di non sapere “nulla” di un simile progetto. Le agenzie parlano di un finanziamento da centinaia di migliaia di euro. “Mi stupisco – ha aggiunto Piantedosi – che il governo tedesco abbia questi obiettivi di proiettare la sua generosità sul territorio nazionale, io suggerirei di farlo sul proprio territorio”. Già, perché in questo modo Berlino avrebbe la botte piena e la moglie ubriaca: si lava la coscienza sui salvataggi in mare finanziando le Ong, ma poi si guarda bene dall’accogliere sul proprio territorio i migranti che quelle stesse Ong scaricano sulle coste italiane. “Grande stupore” viene espresso anche da fonti di Palazzo Chigi: “Il governo italiano – fanno sapere – prenderà immediatamente contatto con le autorità tedesche per un chiarimento. Si confida che la notizia sia priva di ogni fondamento perché il finanziamento da parte della Germania di attività di Ong sul territorio italiano sarebbe una grave anomalia”. Secondo Palazzo Chigi è “l’occasione per ribadire la necessità di fare chiarezza sulle attività delle Ong nel Mediterraneo e l’esigenza di stabilire che i migranti trasportati da organizzazioni finanziate da Stati esteri debbano essere accolti da questi ultimi”.
Le tensioni con Berlino
Non che il dialogo tra Italia e Germania sia ai massimi storici. Certo, ieri Mattarella e il collega Stenneimer si sono visti e si sono reciprocamente detti che cooperare sulla questione migratorio è cosa buona e giusta. Ma i governi tra loro se le danno di santa ragione. Non solo la leader dell’Spd – il partito di governo tedesco – oggi ha paventato l’ipotesi che le immagini che da Lampedusa arrivano sui media di tutto il mondo siano sostanzialmente create ad arte per amplificare il problema. Ma il ministro dell’Interno tedesca, Nancy Faeser, ha ribadito che la Germania non intende accogliere i profughi arrivati in Italia, quelli promessi nel quadro del Meccanismo volontario di solidarietà europeo, finché il Belpaese non rispetterà il regolamento di Dublino sulle riammissioni dei migranti nei Paesi di primo arrivo.
Franco Lodige, 22 settembre 2023
Articolo in aggiornamento