Il pensiero va quindi a tutte quelle persone che vedevano, in un periodo di estrema difficoltà – trovatela voi un’impresa privata che assume, in epoca di pandemia – la possibilità di ottenere un lavoro nel settore pubblico, per poter iniziare a costruire il loro futuro fatto di passioni, sogni, famiglia. Proprio quei giovani avrebbero potuto accompagnare la “transizione digitale” della Pubblica amministrazione, alla quale il Pnnr – per restare in tema – aveva stanziato 12 miliardi.
Da ultimo, sia consentita una riflessione a chi, come me, sa quali siano le ciniche logiche della politica. Davvero pensate che una norma del genere non spalanchi porte e cancelli ai furbetti? Già mi vedo bandi pronti per un assolato 14 agosto, con requisiti per titoli formali appositamente redatti per identificare il potenziale vincitore. Probabilmente, nei corridoi del potere si saprà già a quale corrente politica appartenga, e quale sia la tessera di partito in tasca. Onorevoli Parlamentari, e voi che ne pensate?