Dato che scrivete anche che non avete conoscenze scientifiche adeguate (e si vede) forse fareste bene ad informarvi meglio e se non sapete interpretare i dati in modo contestualizzato e circostanziato (ma sicuramente non fazioso) lasciare perdere.
Scrivere articoli dove si esprimono tesi buttate giù un tanto al chilo su argomneti così delicati è solo uno specchietto per ignoranti, sicuramente non è informazione
Monica Torri
25 Novembre 2021, 4:35 4:35
Finalmente dati che sollevano qualche domanda!!! Farsene è non solo lecito, ma sano. Vista la complessità del problema. Le etichette appiccicate (spesso sulla base di preconcetti) ormai dilagano , alimentando un clima di odio inutile e pericoloso e impedendo quel fondamentale strumento di crescita che è il confronto. L’unico dato che mi pare “certo” è che nessuno ha “la” risposta, ma per comprenderlo occorre per prima cosa quella dote rara che è l’umiltà di non ritenersi unici portatori di verità assolute. Vale per tutti : Medici, giornalisti, politici e, certo, anche x la fazione aggressiva di chi manifesta. Siamo tutti dalla stessa parte!!!
Biagio Morabito
23 Novembre 2021, 19:34 19:34
Credo che la ragione sia da ricercarsi nell’atteggiamento bislacco del vaccinato medio, che convinto di essere diventato immune, torna vivere come prima (niente mascherina, niente lavaggio delle mani, vita sociale ad libitum etc…… salvo scoprire, a posteriori, che il vaccino protegge soprattutto dalla malattia e molto meno dall’infezione.
Giancarlo 2021
23 Novembre 2021, 19:09 19:09
Questo vaccino che è sempre lo stesso, con tutte le varianti e dopo sei mesi le case fabbricanti avrebbero dovuto saperlo come lo sappiamo tutti noi adesso sì vax e no vax, sta assomigliando sempre meno al vaccino e più alla medicina classica da prendere ogni sei ore, con la differenza che questa si prende ogni sei mesi o adesso forse cinque.
Non come il vaccino influenzale che si prende ogni anno ma che ogni anno viene modificato secondo la nuova variante.
Se il covid non muore di morte sua naturale malgrado i nostri sforzi per tenerlo in vita non avremmo mai la vaccinazione al 100% perché ogni sei mesi scade per ognuno in giorni diversi.
Aldo Stinga
23 Novembre 2021, 17:17 17:17
Un filosofo scrive di medicina. Risultato: un articolo che scritto da un bambino in FORMAZIONE farebbe sorridere, scritto da un uomo FORMATO fa piangere. 1) riporta dati riguardanti campioni INFINITESIMALI di popolazione rispetto al totale MILIARDARIO. 2) riporta SOLO casi confermativi delle sue tesi e ignora quelli contrari (es. Spagna). 3) nei casi presentati collega in modo univoco tasso alto di vaccinazione al tasso alto di contagio ignorando tutti gli altri fattori determinanti il contagio: uso di mascherine, densità di popolazione, distanziamento, clima, consuetudini sociali, …ecc
schwalbe
23 Novembre 2021, 15:03 15:03
Vabbè, confrontare Gibilterra con Nazioni è di una disonestà ciclopica…
Anche in una Nazione troverai sempre differenze fra le grosse città , i paesi, le campagne, i monti, con differenti velocità di propagazione e differenti (nel tempo) inizi delle ondate.
È facile e tendenzioso prendere solo i dati che piacciono.
Dato che scrivete anche che non avete conoscenze scientifiche adeguate (e si vede) forse fareste bene ad informarvi meglio e se non sapete interpretare i dati in modo contestualizzato e circostanziato (ma sicuramente non fazioso) lasciare perdere.
Scrivere articoli dove si esprimono tesi buttate giù un tanto al chilo su argomneti così delicati è solo uno specchietto per ignoranti, sicuramente non è informazione
Finalmente dati che sollevano qualche domanda!!! Farsene è non solo lecito, ma sano. Vista la complessità del problema. Le etichette appiccicate (spesso sulla base di preconcetti) ormai dilagano , alimentando un clima di odio inutile e pericoloso e impedendo quel fondamentale strumento di crescita che è il confronto. L’unico dato che mi pare “certo” è che nessuno ha “la” risposta, ma per comprenderlo occorre per prima cosa quella dote rara che è l’umiltà di non ritenersi unici portatori di verità assolute. Vale per tutti : Medici, giornalisti, politici e, certo, anche x la fazione aggressiva di chi manifesta. Siamo tutti dalla stessa parte!!!
Credo che la ragione sia da ricercarsi nell’atteggiamento bislacco del vaccinato medio, che convinto di essere diventato immune, torna vivere come prima (niente mascherina, niente lavaggio delle mani, vita sociale ad libitum etc…… salvo scoprire, a posteriori, che il vaccino protegge soprattutto dalla malattia e molto meno dall’infezione.
Questo vaccino che è sempre lo stesso, con tutte le varianti e dopo sei mesi le case fabbricanti avrebbero dovuto saperlo come lo sappiamo tutti noi adesso sì vax e no vax, sta assomigliando sempre meno al vaccino e più alla medicina classica da prendere ogni sei ore, con la differenza che questa si prende ogni sei mesi o adesso forse cinque.
Non come il vaccino influenzale che si prende ogni anno ma che ogni anno viene modificato secondo la nuova variante.
Se il covid non muore di morte sua naturale malgrado i nostri sforzi per tenerlo in vita non avremmo mai la vaccinazione al 100% perché ogni sei mesi scade per ognuno in giorni diversi.
Un filosofo scrive di medicina. Risultato: un articolo che scritto da un bambino in FORMAZIONE farebbe sorridere, scritto da un uomo FORMATO fa piangere. 1) riporta dati riguardanti campioni INFINITESIMALI di popolazione rispetto al totale MILIARDARIO. 2) riporta SOLO casi confermativi delle sue tesi e ignora quelli contrari (es. Spagna). 3) nei casi presentati collega in modo univoco tasso alto di vaccinazione al tasso alto di contagio ignorando tutti gli altri fattori determinanti il contagio: uso di mascherine, densità di popolazione, distanziamento, clima, consuetudini sociali, …ecc
Vabbè, confrontare Gibilterra con Nazioni è di una disonestà ciclopica…
Anche in una Nazione troverai sempre differenze fra le grosse città , i paesi, le campagne, i monti, con differenti velocità di propagazione e differenti (nel tempo) inizi delle ondate.
È facile e tendenzioso prendere solo i dati che piacciono.