Non le ha mandate a dire, Paola Ferrari. E a dire il vero non ci aveva girato intorno neppure quando, intervistata dal sito Nicolaporro.it , aveva assicurato di “non aver versato lacrime” per l’addio di Fabio Fazio alla Rai. Ospite alla Ripartenza 2023, la giornalista ha raccontato di come nei suoi “32 anni di carriera in Rai” abbia vissuto uno dietro l’altro gli “avvicendamenti che ci sono sempre stati” ai vertici di viale Mazzini. Un via vai che negli ultimi anni aveva però portato alla “egemonia di un pensiero di sinistra radical chic” che “aveva preso un po’ troppo piede”.
“Tutto questo mi dava fastidio”, ha spiegato la Ferrari. Lo ha ripetuto più volte. “Come più volte ho detto che non ho pianto per l’addio di Fazio. Perché a me quel quadretto lì, sempre gli stessi, quelle persone che si piacciono tutte e si amano tutte, non mi stava proprio in simpatia”. Insomma: bene hanno fatto Roberto Sergio&co a imprimere una ventata di novità. “Chi per tanti anni ha vissuto in quell’humus radical chic” non sarà d’accordo, eppure “è giusto cambiare e sentire voci diverse”. Si sarebbe potuto fare prima? Magari ai tempi dei governi di centrodestra del passato? “Chi non ha un pensiero univoco lì dentro, in questi anni qualche delusione l’ha avuta. Ma adesso sono contenta che il vento sia cambiato e che ci sia una pluralità di pensiero più avvincente”.
Sul palco del teatro Petruzzelli di Bari c’è stato spazio anche per un po’ di retroscena sul passato nei corridoi di viale Mazzini. “Quando mi fecero fuori dalla Rai – ha raccontato Porro – L’unica giornalista Rai che mi disse che le dispiaceva molto era proprio Paola Ferrari. Non vedevo l’ora di dirlo in pubblico. È stato un gesto non dovuto”. “Quando te ne sei andato – ha risposto la conduttrice – Oltre al dispiacere di perdere te, c’era anche la consapevolezza di aver perso un prodotto, perché il programma funzionava benissimo ed era cucito addosso a te”.
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