In questo caso, potrebbe sempre, è vero, alzare il tiro della provocazione, sicuro dell’ospitalità di Cerasa.,che venderebbe l’anima a Mephisto e non certo per Margarete ma per la promessa di poter trascinare con sé Salvini all’Inferno. Potrebbe, ad esemepio, rilasciare una intervista dal titolo “Perché all’antisemitismo di Salvini preferisco l’antisionismo di Khamenei“. Sarebbe, tuttavia, un fuoco di paglia. Nel nostro paese, l’indignazione contro un politico “malvagio e corrotto” dura finché il politico rimane in sella. Quando esce di scena o conserva un ruolo di secondo piano, le urla e le piogge di monetine si fermano. Come sa Il Fatto Quotidiano che, con la fine della stagione berlusconiana, ha quasi dimezzato le vendite.
Dino Cofrancesco, 22 gennaio 2020