Poche parole e scoppia la polemica. Nel giorno dell’indipendenza dell’Ucraina, mentre mezzo mondo invia incitamenti a Kiev e Zelensky confessa di cercare la “vittoria” e non la “pace”, Papa Francesco esce dal coro e pronuncia poche frasi sull’omicidio di Darya Dugin che fanno infuriare la controparte ucraina.
Durante l’udienza generale, Bergoglio ha parlato ovviamente della guerra. È tornato a “implorare al Signore la pace per l’amato popolo ucraino”. Ha chiesto “passi concreti per mettere fine alla guerra e scongiurare il disastro nucleare a Zaporizhzhia“. Ha pregato per i bambini rimasti orfani, sia ucraini che russi. E ha chiesto a “tutte le parti” di cercare la pace perché “tanti innocenti stanno pagando la pazzia, la pazzia di tutte le parti, perché la guerra è una pazzia”. Ma soprattutto ha pregato anche per Darya Dugina, la figlia dell’ideologo russo uccisa in un attentato a Mosca pochi giorni fa. “Penso ad una povera ragazza volata in aria per una bomba che era sotto il sedile della macchina a Mosca. Gli innocenti pagano la guerra”.
Apriti cielo. Immediata è scattata la replica dell’ambasciatore ucraino presso la Santa Sede, che non l’ha presa benissimo. “Il discorso di oggi del Papa è stato deludente e mi ha fatto pensare a molte cose – ha detto Andrii Yurash – non si può parlare con le stesse categorie di aggressore e vittima, stupratore e stuprato”. E su Dugina: “Come è possibile citare una degli ideologi dell’imperialismo russo come vittima innocente?”. Non è la prima volta che Kiev e la Santa Sede mostrano rapporti piuttosto tesi. Il Pontefice ha manifestato la volontà di andare in vista a Kiev, ma ancora non è stato fissato un appuntamento. A metà settembre, invece, Francesco vedrà il Patriarca di Mosca Kirill con cui si è già sentito in altre occasioni.
Ps: sarà un caso, ma la grande stampa italiana non ha dato molto risalto alle parole di Francesco. Lo abbiamo già detto: in Occidente nessuno ha versato molte lacrime per la morte della trentenne Darya e anzi sicuramente in molti hanno pensato: “Ad Aleksandr Dugin ben gli sta!”. Il Papa, è chiaro, non la vede così.