Politica

Parabola comunista: da Togliatti al* segretari* Elly Schlein

Con la nuova segretaria il Pd si sposta ancora più a sinistra

Schlein-Pci-Togliatti

Binario, triste e solitario… Il binario, al netto del microblading, sarebbe Stefano Bonaccini, la non binaria è Elly Schlein, la segretaria che ricorda una marca sanitaria: la cintura della dottor* Schlein, fino a ieri neanche tesserata, oggi a capo del Pd: polvere di stelle rosse, sono i prodigi della tragedia di un partito ridicolo. Se si pensa che, come ultimo atto, il predecessore, Enrico Letta, è andato a votare: la scheda non gli andava giù nell’urna, lui che provava con dei colpetti, tic tic, ha fallito fino alla fine. Ed è sorta la stellina rossa all’Emmenthal, la underdogga che nessuno aspettava: dev’essere l’effetto zainetto, l’aveva perso in treno, stellina, da Verona a Milano, con l’appello a farlo rendere “trovabile”, puro slang sardinista, gli elettori alle primarie si sono inteneriti e, due euro uno, due euro l’altro, invece le ha regalato il Pd. Una non binaria, Elly è montaliana, può dirci solo quello che non è, quello che non vuole, per tutto il resto c’è Mastercard.

Schlein? Segretaria sardina

Segretaria per sottrazione, in negativo, è partita subito con una fiondata: faremo tremare il governo Meloni. Quella fascia (e non nel senso della cintura di salute), non l’ha aggiunto ma il senso era chiaro: dopo la primaria, è tutta un’altra aria, largo ai giovani, anche se con dietro i soliti ignoti; che farà la sardomobile? Ripunterà la bussola del partito in direzione sinorussa, secondo rotta dei soliti ignoti, assumerà toni barricaderi, da Cospito (ha già cominciato) alle barricate di lotta e segreteria. Gli elettori debbono essersi detti: ma sì, tanto, a questo punto, s’annamo a divertì, Elly, Elly. Non hanno creduto al lasagnone con le caviglie che occhieggiano, anche d’inverno, volevano giovinezza, giovinezza, primavera di bellezz… ops!

Tanto, si saranno detti gli elettori primari paganti, se il Pd è inconsistente, molliamola lì e mettiamoci un* segretari* all’altezza. Che non dice niente. Che su niente sa niente. Che va di slogan e di legato familiare: siamo o non siamo un partito di ricchi? Coccolata dal piddino number one, quello al Colle, protetta, blindata, sostenuta, consigliata. Coadiuvata da Mattia Santori, dico il sardina Mattia, mica pizza e fich*. Sai che Pd montaliano che vien fuori. Una donna versus un* donn*, sono Elly, sono una donna però non sono una donna, sono non binaria: pare tanto ‘na cazzata, ma siamo o non siamo al Politburo alla vaccinara?

Hanno votato Elly, Elly Schlein è viva. Compagni dai caveau e dalle zetatielle, prendete la Gucci, votate la Elly, pigliate l’eurello, votate con quello, sentite a Bruxelles, votate la Elles. Potere sardino a Sorengo di Lugano. E così, due sardine cresciute sotto l’ascella del Bonaccini, l’hanno subito fatto fuori, come promesso, del resto, dal riconoscente Mattia; due che col Pd ah, niente a che spartire, noi siamo un movimento apartitico per la gente dei cittadini popolari di massa: e adesso eccoli lì che al canto “voltabandiera rossa, alla riscossa” entrano al Politburo del Nazareno con l’autoblu, la scorta – Elly e Mattia con la scorta, per la Madonna! Però quei non binari ne han fatta di strada, ma non si scordano la prima casa, ora coi soldi delle primarie la possono comperare: siamo oltre il grillismo senza limitismo dei Di Maio, i Toninelli, i Gubitosa. Ma che minchia è diventata la politica?

Rispunta pure Speranza

Solo questo possiamo dirti, ciò che non è. Una cosa seria, senti qua la neocompagna: “Organizzeremo le opposizioni a difesa dei poveri (sic!), difenderemo la scuola pubblica mentre il governo tace davanti a un’aggressione squadrista (sic!) e faremo le barricate contro i tagli alla sanità (sic!)”. Sic, la vita è tutto un sic: Giorgia donna binaria si frega le mani e, modestamente, anche noialtri: ci attendono grandi soddisfazioni, l’unica preoccupazione è nella prospettiva di un superlavoro usurante, ma l’eccitazione è comunque tanta.

Per approfondire:

Tutti contenti: i sedicenti riformisti del ticket Renzih Calendah Morattihihih, che freddo lupo; i compagni rosso antico, anzi decrepito; i soliti ignoti; i fumaioli da centro sociale: Elly, la non binaria, è per tutti e di ciascun*, anche per il ritrovato Speranza, uno che, vedrete, con la nuova segreteria vivrà una seconda giovinezza, giovinezza, ecc. Torna Gramsci!, quello che voleva “fare poltiglia delle cimici borghesi”, torna la faccia feroce con i padroni, però non tutti, stiamo pur sempre a parlà del partito più danaroso, lucroso, euroaffarista, griffato, e oggi a guida elvetico-americana: tra la via Emilia e il West, passando per largo Fochetti. Si annuncia una gestione situazionista, patafisica, con la segreteria giovanilista pesciolina che con le cazzate ci fa marciare i treni e farà tirare anche il Frecciarossa piddino lanciato oltre la gestione lasagnona per avviarsi a un nuovo socialismo per ricchi, demenziale e potentemente ipocrita; il cambiamento c’è stato con la forza potente di una porta che sbatte in faccia ai mandarini marci illuminata dal sol dell’avvenir nel senso della storia: Schlein!

Da Palmiro a Elly

Però, a pensarci, che parabola: da Togliatti a Elly Schlein. E questi sarebbero gli elettori consapevoli? Adesso, santi Ricossa e Martino, assisteteci voi: sarete la nostra Bibbia liberale da agitare contro le sanremate ideologiche di una sardinista diventata segretari*. Salario minimo per facoltosi, redditi a pioggia, bonus a valanga, elettroGreta, Rosa il Chimico, Cospito, “bombe, compagni, bombe!”: voilà le priorità. E barra dritta verso la Cina. Chi paga? Noi, ça va sans dire, con sempre nuove tasse. La rivoluzione proletaria nel tempo del liberismo estetico della tenocrazia pubblicitaria, del processo di autocannibalismo occidentale, delle dittature sanitarie, dei regimi concentrazionari, delle democrazie negative, del dominio del capitalismo senza capitale, della finanza degli schemi Ponzi, del politicamente corretto che mira a destabilizzare, a dissociare la koiné sociale, delle transizioni innaturali, disumane, impraticabili per qualsiasi società razionale, questa è tutta roba non contemplata, non pervenuta il pensiero esile di Elly e la sua sorellanza sardina ne fa a meno, non la sospetta.

Quello che non sanno, quello che non vogliono: la realtà. Dentro il pugnetto chiuso, una pugnetta. Ripiena di niente sottovuoto spinto. Volevano un partito woke, l’hanno avuto e adesso vai col tango delle wokkate, via al freak show di un Pd che marcia giulivo verso l’estinzione. Al modico prezzo di 2 euro cad., poi uno si spiega come mai vogliono i compagni Ferragnez di complemento. Tu chiamala, se vuoi, democrazia progressiva, se no the end, car* amic*, questa è the end, that’s alla falks, dal binario triste e solitario al binario morto.

Max Del Papa, 27 febbraio 2023