Già l’idea di avere qualche milione di italiani in sostanziale lockdown perché sprovvisti di green pass ci sembrava un’assurdità. Già solo pensare che i non vaccinati possano andare solo al supermercato e in edicola, essendo loro preclusi tutti gli altri negozi, ci appariva decisamente discriminatorio. Ma stavolta il lasciapassare ha superato ogni immaginazione: la normativa sul vaccino e sul super green pass è così stringente che l’Italia non può neppure espellere i clandestini.
Avete capito bene. A Siracusa ci sono 13 immigrati, molti di loro gambiani e senegalesi, tutti uomini, che da giorni sono bloccati sull’isola siciliana perché senza vaccino e senza super green pass. Sono stati espulsi dall’Italia, dunque se ne dovrebbero andare dal Belpaese, ma non possono farlo perché sprovvisti di super lasciapassare. Vi pare normale?
In pratica l’Italia s’è data la zappa sui piedi. Tre volte. La prima quando ha accolto, probabilmente pagandogli vitto e alloggio per un certo periodo, stranieri poi espulsi. La seconda quando con le regole sul super green pass ha impedito loro di lasciare il Paese. La terza adesso, che il Comune di Siracusa ha pure dovuto allestire una tendopoli in un’area di parcheggio nella zona nord della città per dare riparo a questi 13 clandestini che, dopo aver girovagato per giorni, si erano accampati in un garage coperto a Ortigia, nel centro storico della città.
Come riportano i quotidiani locali, i 13 migranti sono sbarcati ad augusta dopo essere stati ospitati in una nave quarantena. Sarebbero destinati a rientrare nei luoghi di provenienza, ma per spostarsi (traghetti, treni, aerei) hanno bisogno del passaporto vaccinale. Si sono accampati anche perché senza green pass non possono nemmeno entrare in un albergo. Adesso se ne staranno nella tendopoli allestita dal Comune per cinque giorni, nella speranza che nel frattempo venga trovata una soluzione. “Siamo stati informati della situazione di questi migranti dall’ex assessore Rita Gentile – ha detto l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Siracusa, Concetta Carbone – i migranti, dopo essere scesi dalla nave per la quarantena, hanno ricevuto il decreto di espulsione ma non avendo il Green pass non hanno potuto prendere alcun mezzo. Non potevamo lasciarli senza cibo e senza un posto dignitoso dove dormire, per cui ci siamo rivolti alle associazioni per dare assistenza a queste persone”. Una situazione paradossale, che rischia di ripetersi in futuro. “Il problema va affrontato subito anche per il futuro – spiega l’assessore Concy Carbone a Siracusa Oggi – Ho chiesto un incontro in prefettura per stabilire un percorso comune da seguire in caso di situazioni analoghe”.