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Parenzo von Truppen: “Dovevamo invadere la Russia”

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In questo magico mondo al contrario, non sappiamo più da che parte girarci. Da una parte abbiamo Matteo Salvini che, bontà sua, prima chiede di ripristinare il servizio militare obbligatorio per i nostri ragazzi e però guai a parlare di riarmo perché “occorrono prudenza e responsabilità” quando si parla “di armi e guerra”. Dall’altra invece abbiamo Antonio Scurati, che prima scrive un pezzo per chiedersi “dove sono ormai i guerrieri d’Europa”, manco fosse un generalissimo qualsiasi, poi ne verga un altro per spiegare che forse non s’era spiegato bene, perché lui intendeva “un esercito democratico ed esclusivamente difensivo”, che però abbiamo già, quindi boh. Insomma: in tutto questo pastrocchio, noi – che ci siamo sempre spesi nella Zuppa per la difesa dell’Ucraina – speravamo di trovare in David Parenzo una luce nel buio. Invece no.

Giovedì sera abbiamo scoperto che è in grado di formulare coltissimi scenari geopolitici degni del professor Orsini. Solo di segno opposto. Alla Zanzara il co-conduttore ha mandato un messaggio chiaro alla Nato e al suo segretario generale: “Noi dovevamo invadere il confine russo già tre anni fa: quello attacca e noi dovevamo subito contrattaccare con le bandiere dell’Alleanza Atlantica”. Scaldate i cannoni, si parte. Altro che riarmo: in confronto Ursula von der Leyen è una principiante. Una mezza calzetta. Invece delle sanzioni, vai subito di missili; invece di spedire armi a Kiev, muovi i tank; bando agli 800miliardi per il ReArm-Ue, dona l’oro a Mark Rutte per forgiare i proiettili per i soldati Nato. E poco importa se l’Articolo 5, il rischio di un conflitto mondiale, quel dettagliuccio delle bombe atomiche. Noi dovevamo invadere il confine russo già tre anni fa. Ci resta solo la speranza che stesse scherzando. David, scherzavi: vero?

La vipera