Il trionfo della religione woke in scena alla cerimonia d’inaugurazione delle Olimpiadi di Parigi 2024. Tanti siparietti discutibili, eccessivi, genuflessione alle minoranze. Ma lo zenit è arrivato in concomitanza con la rivisitazione dell’”Ultima cena”, il famoso dipinto di Leonardo da Vinci che rappresenta l’ultimo pasto di Gesù Cristo insieme agli apostoli. Ebbene, la genialata transalpina ha visto protagonisti drag queen, trans e persino un cantante mezzo nudo nei panni di Dioniso. Un attacco frontale al cristianesimo e ai suoi valori, ma i vescovi francesi non sono rimasti a guardare.
All’indomani del triste siparietto, la Conferenza dei vescovi transalpini (CEF) non ha nascosto la rabbia per alcune scene vissute come dileggio al cristianesimo: “La cerimonia di apertura proposta dal Comitato organizzativo dei Giochi Olimpici purtroppo prevedeva scene di derisione e di scherno del cristianesimo, che deploriamo profondamente”. In una nota diffusa in tarda mattinata, i religiosi hanno posto l’accento sulla sostituzione di Cristo con una donna obesa e le immancabili figure queer e trans: “Pensiamo a tutti i cristiani di tutti i Continenti che sono rimasti feriti dall’eccesso e dalla provocazione di certe scene. Vogliamo che capiscano che la celebrazione olimpica va ben oltre i pregiudizi ideologici di alcuni artisti”.
Una condanna totale e necessaria di fronte a cotanto disprezzo della laicità. Per i vescovi i valori e i principi espressi e diffusi dallo sport e dalle Olimpiadi contribuiscono a questo bisogno di unità e di fraternità di cui il nostro mondo ha tanto bisogno, nel rispetto delle convinzioni di tutti, attorno allo sport che ci unisce e per poter promuovere la pace delle nazioni e dei cuori: “Lo sport è una meravigliosa attività umana e i giochi Olimpici sono un movimento al servizio di questa realtà di unità e fraternità umana”. Con buona pace delle pretese delle minoranze rumorose.
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La ridicolizzazione dei cristiani ha sollevato un polverone sul web, con tanti, tantissimi francesi imbufaliti per la propaganda woke così rozza. C’è chi ha parlato persino di spettacolino “satanico” e “blasfemo”, con la destra conservatrice in prima linea. Damien Rieu, cofondatore della Génération Identitaire, ha parlato senza mezzi termini di “cristianofobia”, ma il dibattito è proseguito anche all’estero. Anche Elon Musk ha stroncato nettamente quanto accaduto: “È stato estremamente irrispettoso nei confronti dei cristiani”. Ciò che è certo è che abbiamo assistito al trionfo del risveglio, un regime che mira a cancellare la storia e le tradizioni, ma anche il maschio bianco occidentale, colpevole di tutti i mali del mondo. Ma ora è stato raggiunto il limite.
Franco Lodige, 27 luglio 2024
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