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Un libro impossibile, libero e tremendo. Ricco di quello humor nero a cui non siamo più abituati. E con un messaggio di fondo raggelante ed attualissimo. Per una TV senza informazione di Francesco Teodori, giornalista egli stesso tanto per dare ancora più significato al titolo, è un libricino satirico e al contempo geniale. Una parabola apparentemente autodistruttiva che apre scorci agghiaccianti sul nostro presente e ci mostra, attraverso l’iperbole ed il paradosso, il disastro culturale in cui il nostro paese è piombato, apparentemente senza rimedio.
L’informazione televisiva, qui parodizzata fino al parossismo, è solo l’espediente per far aprire i nostri occhi su ciò che nessuno sembra voler vedere; la volgarità, la povertà culturale, l’edonismo nichilista e soprattutto la morte del pensiero. Tutte malattie del nostro tempo, da molti ignorate e mai denunciate con così tanta forza dirompente. Offensiva e spregiudicata come deve essere la satira, in questo tascabile Teodori mescola insieme realtà e paradosso, umorismo dark ed espedienti horror per descrivere quell’impossibile che purtroppo, oggi, diventa possibile.
Un libro costruito come un sistema di scatole cinesi dove sotto la facciata di satira corrosiva si nascondono profondi messaggi e una vasta conoscenza del pensiero occidentale; da Nietzsche a Guy Debord, da Artaud a Lacan, da Freud a Maslow e, ovviamente, la Scuola di Francoforte. Una finestra aperta sul futuro e sul presente più cupi che si possano immaginare.
Franco Lodige, 26 dicembre 2024
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