I giallorossi bocciano il rinvio delle scadenze fiscali al 30 settembre. Quattro milioni e mezzo di partite Iva se ne troveranno ben 246 entro il 20 luglio. L’erario reclama 22 miliardi di entrate in meno, ma per le costose operazioni che servono a tenere in piedi la maggioranza, come la nazionalizzazione di Autostrade, i soldi ci sono sempre.
Alessandro Rico, 17 luglio 2020
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