In Forza Italia si litiga un giorno sì e l’altro pure. Nel Pd le varie anime si guardano in cagnesco. Nel M5S vige il liberi tutti: chi può attacca Conte. Le coalizioni non stanno molto meglio: Fratelli d’Italia e Lega camminano a braccetto dandosi gomitate di nascosto; grillini e dem fanno altrettanto, e chissà se arriveranno davvero alle elezioni ancora alleati.
In tutto questo caos, quindi, ben venga un po’ di ordine. Se a prendersi a pugni (politici) sono un partito di governo e uno di opposizione, sembra quasi che le cose girino per il verso giusto.
Lo scontro di fuoco è andato in scena tra Giorgia Meloni, lanciata leader di FdI, e Giuseppe Conte, in teoria leader dei 5 Stelle che però da mesi inanella una serie di sconfitte politiche da perdere il conto.
Il voto in Commissione Esteri certifica che questa maggioranza esiste solo sulla carta. Registriamo che se ne è formata una nuova, da FdI a Iv: forse le nostre posizioni contro l’escalation militare non piacciono. Vogliono emarginarci, ma non silenzieranno la voce degli italiani. pic.twitter.com/G7LMRK2r79
— Giuseppe Conte (@GiuseppeConteIT) May 18, 2022
Motivo del contendere è stata, appunto, l’ultima delle debacle contiane: l’elezione di Stefania Craxi a presidente della Commissione Esteri del Senato. L’ex premier aveva puntato su un suo uomo, e in teoria gli spettava pure, però Italia Viva, Forza Italia e Lega hanno impacchettato un bel tiro mancino al collega di governo. Conte s’è infuriato e non poco: “Il voto in Commissione Esteri certifica che questa maggioranza esiste solo sulla carta – ha detto – Registriamo che se ne è formata una nuova, da FdI a Iv: forse le nostre posizioni contro l’escalation militare non piacciono. Vogliono emarginarci, ma non silenzieranno la voce degli italiani”.
Immediata è arrivata, sotto il post dell’ex premier, la risposta della Meloni. Che – da leader dell’unico partito dell’opposizione – ha ben pensato di girare il coltello nella piaga. “Patetico questo tentativo di giocare tutti i ruoli in commedia – ha scritto -: ben incollati alle poltrone di governo, ma cercando disperatamente di passare anche per opposizione. Vuoi fare sul serio sul dossier Ucraina? Ritira il tuo ministro degli Esteri, invece di fare Tweet. Chiacchierone”.
A quel punto Conte, o chi per lui, ha preso carta e penne per contro-replicare alla leader della destra. “Giorgia – ha scritto il grillino – parlaci di te, dopo 25 anni di politica. Sei la pasionaria dell’opposizione o quella che oggi vota con Renzi in Commissione Esteri? La paladina degli italiani o quella che vuole tagliare i fondi alle famiglie povere per investirli in armi? Sono tutt’orecchie”.
Giorgia parlaci di te, dopo 25 anni di politica. Sei la pasionaria dell’opposizione o quella che oggi vota con Renzi in Commissione Esteri? La paladina degli italiani o quella che vuole tagliare i fondi alle famiglie povere per investirli in armi? Sono tutt’orecchie.
— Giuseppe Conte (@GiuseppeConteIT) May 18, 2022