Dopo solo un anno alla guida della segreteria nazionale del Pd, l’era Schlein è già giunta al capolinea. A dare la spallata decisiva all’inconsistente parentesi politica del segretario dem ci hanno pensato le inchieste giudiziarie e il cinismo di Giuseppe Conte, sulla carta il suo principale alleato, nei fatti il principale artefice di una congiura che scriverà la parola fine alla brevissima esperienza di Elly Schlein al Nazareno, segnando così l’ennesimo segretaricidio.
Decisiva, in tal senso, la vicinanza del leader pentastellato al governatore pugliese Michele Emiliano, altro grande protagonista della “congiura dei pugliesi”. Sulla scia dell’ondata di arresti che ha letteralmente travolto i dem, Giuseppe Conte e Michele Emiliano hanno stretto un patto di ferro per prendersi la Puglia e mettere fuori combattimento il Pd. Complice l’inerzia di Elly Schlein, al numero uno dei Cinque Stelle sono bastate poche semplici mosse per avere la meglio sull’alleato d’opposizione: rispolverare la solita vecchia “questione morale“, un tempo tanto cara proprio ai dem, enfatizzare mediaticamente le grane giudiziarie degli alleati, invocare discontinuità in nome della cotanto sbandierata legalità.
E, infine, imporre le dimissioni ai suoi uomini in Regione Puglia, tutti rigorosamente piazzati con incarichi di governo proprio da Emiliano, il più contiano tra tutti i dem. Tutte mosse che, peraltro, Giuseppe Conte preparava con ogni probabilità già da tempo. Michele Laforgia, il candidato sindaco del Movimento al Comune di Bari, è infatti, già dal luglio 2020, l’avvocato difensore di Alfonso Pisicchio, fedelissimo di Michele Emiliano dimessosi con sconvolgente tempismo dalla giunta regionale pugliese poco prima di essere posto agli arresti domiciliari con le accuse di corruzione e truffa aggravata.
Nelle ultime ore, lo stesso Laforgia ha poi annunciato di voler rinunciare all’incarico di difensore di Pisicchio, ma ormai poco cambia per Conte. Il “favore” il presidente dei Cinque Stelle lo ha già incassato e adesso, chiaramente, cercherà di capitalizzarlo. Come? Due in particolare, sono gli obiettivi del leader pentastellato.
Primo: scegliere (insieme a Emiliano) il nome del candidato del campo largo alle ormai imminenti regionali in Puglia. Secondo: tentare il clamoroso sorpasso ai dem alle ancor più imminenti elezioni europee, e accreditarsi, così, come leader indiscusso della coalizione di centrosinistra. Con buona pace di un’evanescente Elly Schlein, ormai prossima a soccombere (politicamente) per mano del duo Conte-Emiliano.
Salvatore Di Bartolo, 12 aprile 2024
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