È sufficiente vedere come la questione del virus stia diventando oggi una questione di rischio. Prima il rischio della morte, che evidentemente e comprensibilmente si deve ridurre ai minimi, e poi il rischio del contagio che incomprensibilmente, per alcune fasce non toccate dalla patologia, si deve ridurre a zero.
Per farlo è necessario comprimere le libertà di ognuno di noi. Qui l’incertezza è fabbricata, come dice Beck, e occorre metterla in relazione a un rischio che è esistente, ma ampiamente esagerato.
Nicola Porro, Il Giornale 18 aprile 2021