Politiche green

Paura per il futuro delle auto elettriche: Saic valuta un maxi-taglio

La notizia è stata smentita dal costruttore cinese, ma c’è grande preoccupazione. E attenzione alle joint-venture con General Motors e Volkswagen

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Le profezie di Akio Toyoda sono calibrate al millimetro, non ci sono più dubbi. I dubbi avanzati da mister Toyota sulle auto elettriche stanno emergendo con prepotenza in giro per il mondo, nonostante l’entusiasmo ostentato dai talebani dell’ideologia green. Negli ultimi mesi i numeri del mercato delle auto alla spina sono stati disastrosi e diverse società hanno deciso di rimodulare gli investimenti, considerando la forza delle auto “tradizionali”. L’ultimissima novità arriva dalla Cina, per la precisione da Saic.

Secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters, il gruppo di Shanghai potrebbe annunciare il taglio di migliaia di posti di lavoro nel corso del 2024. L’indiscrezione è tranchant: sacrificato il personale impiegato tra le joint-venture dedicate alle auto elettriche, incluse quelle con General Motors e Volkswagen. La notizia è stata formalmente smentita dalla Saic, ma resta più di un dubbio considerando che la voce è stata confermata non da una ma da due fonti vicine all’azienda cinese.

In base a quanto diffuso dalla Reuters, Saic sarebbe intenzionata a concentrare i licenziamenti nell’arco del 2024, imponendo standard di produzione più elevati e garantendo una buona uscita ai deputati considerati meno produttivi. Tra le criticità principali troviamo la folta concorrenza e la congiuntura economica meno favorevole rispetto al passato. Entrando nel dettaglio dei tagli, nel mirino il 30% dei dipendenti presso Saic-GM, il 10% di Saic-Volkswagen ed oltre il 50% della controllata Rising Auto EV.

Un altro fulmine a ciel sereno, l’ennesimo, per il mondo delle auto elettriche. La Saic non è una società di poco conto: parliamo della più grande casa automobilistica della Cina per quasi due decenni. Ma i numeri sono sconfortanti: nei primi due mesi del 2024 è stato registrati un -16 per cento rispetto al 2023. Ma non si tratta purtroppo dell’unico gruppo intenzionato a tagliare il personale: la stessa drastica decisione è stata presa in ordine sparso da Ford, Volkswagen, Bosch e Magneti Marelli.

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Le continue notizie sulle difficoltà delle auto elettriche preoccupano chi vuole mettere al bando benzina e diesel. La propaganda dei talebani delle auto alla spina si sta lentamente sgretolando: questi veicoli non arriveranno a dominare il mercato. La scarsa attrattività dell’elettrico è solo una delle componenti: dai prezzi troppo elevati alla mancanza di infrastrutture di ricarica, senza dimenticare che le emissioni di anidride carbonica non verrebbero eliminate, anzi. Un lusso per pochi, pochissimi, quasi nessuno. E i risultati sono quelli della Saic e delle altre realtà…

Massimo Balsamo, 3 aprile 2024

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