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Pausini: “Non canto Bella Ciao”. Fate vedere questo video ad Amadeus

Il presentatore si è definito antifascista? Bene. Ma quel canto è ormai un inno divisivo. Ama segua la lezione della Pausini

Pausini Amadeus Bella Ciao Festival di Sanremo

In tanti oggi non possono fare a meno di prendere in giro Amadeus per aver intonato Bella Ciao. Andando a leggere cos’è successo scopro che Enrico Lucci è andato da Amadeus chiedendogli di dichiararsi antifascista. Insomma, una grande battaglia di libertà di Lucci. Amadeus non ci ha pensato due volte e ha detto “Sì, sono antifascista” per poi intonare Bella Ciao. Anche perché guai a non cantare Bella Ciao e da Amadeus non potevamo di certo aspettarci diversamente.

Quando invece chiesero la stessa cosa alla mitica Laura Pausini, lei rifiutò di cantarla con classe affermando che la trovava divisiva. Non so se Bella Ciao sia divisiva o meno, fatto sta che a me non piace, così come non mi piace quando i miei bambini a cinque anni dovevano cantarla indossando una magliettina rossa a scuola. Bella Ciao è ormai diventata la canzone simbolo di tutti coloro i quali manifestano contro le cose che io invece apprezzo.

Trovo invece super fica una cantante come Laura Pausini che ha il coraggio di dire: “Io non la canto perché la trovo divisiva”. Anche se sono passati anni, i giornalisti se lo ricordano ancora oggi. La Pausini è per caso una pericolosa fascista? No, è soltanto una cantante che usa la propria testa e non segue il coro unanime a cui si è accodato l’antifascita Lucci. D’altronde era importantissimo che al Festival di Sanremo il conduttore si definisse antifascista, come se non l’avesse già fatto cinque o sei volte. Tutti sanno che Amadeus è antifascista perché lo siamo tutti.

Nicola Porro, dalla Zuppa di Porro del 7 febbraio 2024