Cronaca

Pd senza vergogna: governa la Toscana ma la colpa è sempre del clima

Dopo l’alluvione in Emilia Romagna, rieccoci con l’alluvione toscana. Non servono più leggi, ma opere

pd maltempo toscana

La Rai lecca il culo al potere, ogni potere, ma resta al guinzaglio di un solo potere, sempre quel potere. Su RaiNews24, un servizietto osceno sui balordi di Ultima generazione, i teppisti: è, né più né meno (andatevelo a recuperare su Raiplay) l’elogio del comunismo climatico, di Guevara, di Greta, dei sabotatori da traffico e da fontana, della società senza classi, dell’odio verso il capitalismo e l’occidente. Lasciano verbo a soggetti che sembrano usciti da un film di Verdone del 1980, manca solo l’elogio finale alla lotta armata, anche se si respira. Io guardavo, incredulo, alla fine sono sbottato: “Ma alla Rai chi cazzo comanda? Ma che fa Giorgia Meloni?”. Perché con la sinistra è sempre la solita storia: più ci scendi a patti e meno ti serve, non ci puoi convivere nella spartizione del potere, loro vogliono tutto, sempre, e come i serpenti vogliono mangiarti intero. Non gli basta mai. È la loro natura. E con questa razza degenere, la questione è sempre la stessa: qual è il limite tra malafede e stupidità, e viceversa?

Piove, diluvia in Lombardia, in Emilia, in Toscana, nei centri governati dalla sinistra: la reazione della sinistra è sempre la stessa: “Colpa della destra che nega i cambiamenti climatici”. Apparentemente siamo all’idiozia: prestar fede a una credenza magica serve a scongiurare i sinistri meteorologici? Votarsi ai cambiamenti climatici come la danza della pioggia o il circolo del sole? E poi, quand’anche tanto scempio delle facoltà umane si operasse, e si opera, che cosa ne discende? I paesi aggrediti dai nubifragi sono governati storicamente dai compagni, e loro con chi se la prendono? Con la destra “che non crede”. Questa Elly Schlein, che da figurina del potere emiliano aveva la delega alla messa in sicurezza strutturale del territorio, tuona e fulmina contro i miscredenti? Andiamo, non puoi essere seri*. Perché, invece di andare a perdere tempo a Bruxelles, a pendolo tra armocromiste e centri sociali, non ha fatto un’oncia di ciò per cui gli emiliani-romagnoli la pagavano? E ancora ciancia? Baglioni non le ha detto niente?

Lei, come il resto della sinistra dei creatori di Soumahori, degli ecologisti irresponsabili e bestioni, ai cambiamenti climatici ci credono – e localmente comandano: ma i rovesci si accaniscono proprio dove dettano legge loro. Evidentemente, l’atto di fede non è sufficiente, anzi senza attività l’atto è nullo. E fin qui restiamo nei territori della stupidità, almeno così sembra.

In realtà il punto è più sottile, più maligno e oseremmo dire disonesto; lo coglie bene Daniele Capezzone oggi su “Libero”: da tutto questo maledire, oltre allo scaricabarile più indecente, affiora la solita pulsione degenere della sinistra: “fare una legge”, risolvere tutto con una legge, anche i venti, le maree, le eterne oscillazioni del clima, le piogge, se il vecchio Padreterno avesse varato una legge, niente diluvio universale e Noe se la passava meglio: e noialtri discendenti con lui. La legge serve a moltiplicare la burocrazia, i centri di spesa, la corruzione, la metastasi con cui la sinistra da sempre sgoverna, comanda: uomini ovunque, moltiplicazione di tavoli, di enti, di uffici inutili, egemonismo gramsciano, affaroni con le multinazionali dedicate, tanto paga tutto pantalone. Qui dalla cretineria siamo transitati per la malafede approdando alla potenziale rapina, il solito assalto alla diligenza, la ruberia a man salva senza la quale non c’è sinistra. Se li lasci fare, questi lasciano solo terra bruciata. Nei luoghi del terremoto si sono avvicendati tre commissari straordinari piddini: non c’è borgo dove sia stato rimesso in piedi un mattone, già tanto se hanno rimosso qualche maceria.

Poi vai a vedere, e ti accorgi che: il Seveso straripa ogni tre per due, l’Arno tiene sempre fresca la memoria del ‘66, quando nessun climatista con gli acari sbavava ai cambiamenti climatici, i fiumi romagnoli non perdonano e vasche, argini, opere di contenimento sempre di là da venire: si fa la danza della pioggia, ci si mostra col casco giallo e le galosce, per la serie: di terra o di fiume, siamo tutti Abou Souhamoro. Posa. Solo una fottuta posa. Lo sanno anche loro.

Ecco il governo virtuoso delle amministrazioni comuniste, postcomuniste, neocomuniste. Diluvia: se comandano loro, la colpa è dell’opposizione, che “non crede”; se comandano le opposizioni, la colpa è del governo “che non crede”. Loro credono: sul clima, come su ogni cosa, questi finti competenti non sanno niente, sanno solo sprecare trilioni del contribuente imponendogli in cambio il solito dirigismo sterile, demente, autoritario, ideologico; le loro macchinette elettriche, le loro prediche da fanciulle in fregola, le loro scemenze targate Tozzi o Mercalli, di ispirazione gretina, non vanno da nessuna parte: però non accettano confronto, vanno solo dove possono parlare senza essere contraddetti, ai rilievi degli scienziati, quelli veri, si sottraggono, se mai, come Pecoraro Scanio, il ministro ambientale che scambiò un toro con una vacca (sarà un karma?), vorrebbe mettere gli infedeli in manicomio, quell’altro, l’eterno Bonelli, il Verdebonelli, direttamente in galera. “No, ma era una provocazione”. Allora sentite questa, di provocazione: andatevene a qual paese, avete rotto. Tutti sanno, anche se nessuno lo dice, che Elly Schlein non è una cosa seria, e nessuno si sogna di prenderla seriamente: è un vuoto del tempo, un’attesa, è la pausa finché i mammasantissima veri non si saranno messi d’accordo. Intanto lei parla, con quello sguardo fondo, senza luce, intanto lei accusa: ci sono i cambiamenti climatici, il governo non crede, destra apocalittica e stragista, serve una legge.

No, servono opere. Meno apparizioni e più darsi da fare. E più onestà intellettuale, perché dar sempre la colpa alla destra, al destino cinico e baro, ai miscredenti, che si parli di vaccini, di clima, di energia, di sesso, di nuove filosofie sociali, sta scatenando danni capaci di estinguere sul serio la razza umana.

Dai mo’, Schlein: trovane un’altra per giustificare che piove. Ecco, guarda, potresti dare la colpa a Israele; no, ai sionisti; no, facciamo direttamente agli ebrei. Portati appresso Zerocalcare, che in un partito di cartoni animati si staglia come l’ideologo fatale. Tanto lo sanno tutti che quelli di Rep sono solo minuetti e nel partito la pensano più o meno come lui. Come te. La dignità, insomma, per non sbagliare l’avete già persa. Adesso si tratterebbe di fare in modo che non la perdesse anche la destra, che ha speso un anno intero cercando di non andare contropelo a questa sinistra di malfattori (alla lettera: perché chi vuole imporre quello che non c’è, negando quello che c’è, è uno che fa male, che opera male): non le è servito, e in questa pletora di avventizi al potere si sentono preoccupanti stridori, da cornacchie dolenti, ammettere piagnucolando che sì, i cambiamenti climatici ci sono, e sì sono terribili, sì, sì, ci vuole una legge, sì, ci vuole Greta…

Max Del Papa, 4 novembre 2023