Ebbene, il Comune di Roma – invece di promuovere delle scuse pubbliche (che dovrebbero coinvolgere anche Stato e Regione) nei confronti di soggetti privati calpestati nei loro diritti per quasi un decennio – si contorce attraverso mille parole per dire che l’esperienza degli occupanti abusivi è stata talmente alta e nobile (chissenefrega dei proprietari e del diritto penale, è il sottinteso) che il Comune stesso vuole provare ad “acquisire” l’immobile. Con i soldi dei contribuenti, ovviamente (compresi quelli dell’Imu pagata dai proprietari dell’edificio okkupato).
Giorgio Spaziani Testa, 20 dicembre 2020