Commenti all'articolo Per la sinistra italiana conta solo eliminare il nemico
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Norma Marenghi
1 Dicembre 2019, 23:21 23:21
Credo che esista una grande confusione, nel mondo della sinistra, intellettuale e politica. Si sono barricati dietro il paraocchi di tematiche globali, dimenticando la nostra cultura leggere tenersi aggiornati..ne pagano un caro prezzo chi li vota e plaude, che vivono in un caos ideologico ormai patologico. un esempio solo, Repubblica poco tempo fa, scriveva che Peron, in Argentina, fu un presidente di sinistra… confondendo platealmente il “mito” di Evita, regina dei descamisados, ma..solo pro-forma e la realta politica del peronismo, governo sostenuto dai militari..Peron si dimise, quando i militari gli tolsero il loro appoggio. La virata delle sinistre, da social-marxiste a neoliberali confonde pure i loro giornalisti. Cosa che personalmente, non trovo nella destra. Che resta ligia ad un proprio abito culturale, ad un livello ineccepibile. Da il Secolo d’Italia a questo blog, cio che leggi è sensato, aderente a realtà sociali e politiche…articoli che capisce un laureato quanto una casalinga c la terza media. Se posso ..scriverlo, la cultura giornalistica della destra merita di essere erede della grande ‘penna’ che fu Indro Montanelli.
verena
28 Novembre 2019, 0:42 0:42
Questi brutti ceffi si comportano proprio da nazisti fascisti, prepotenti e arroganti, hanno concetti antievolutivi e soprattutto malsani e pretendono di imporli alla gente!…
ma chi li paga?!…naturalmente non è un grande mistero…
comunque sono bocciati
Andrea Salvadore
26 Novembre 2019, 21:32 21:32
La deboleaa latina che ho trovato in Spagna ed in tutto il mondo hispano-americano consiste nel trovare nel critico un nemico personale con oscuri propositi. Nel mondo anglo-americano invevce dopo le critiche , critico e criticato andavano a bere un whisky o una birra assieme.
Nel caso del maschio latino questo rivela una caratteristica, quasi genetica, o possibilmente eredata da lla educazione ,di un senso di sufficenza. Nel caso delle donne non mi pronuncio.
É evdente a tutti che la perona di sinistra é un ricercatore appassionato di tutte le infinite e sempre eterne insufficenze della societá, cha sue e che per una trasformazione psicologica combatte senza capire chesta I combattendo a se stesso.In questo fa lo stesso che un monaco o un prete che da duemila anni combattono inutilmente se stessi. Il perché é semplice: ogni societá umana ha e avrá sempre delle caratteristiche che possono, nel tempo, essere positive o negative,
ma una societá senza difetti é gia morta. Senza il problema dello shock della immigrazione in massa di centinaia di migliaia distranieri e di dover espellere circa 80.00 di loro la Svezia gia stava sul cammino della morte.
Giovanni
26 Novembre 2019, 18:11 18:11
La sinistra italiana ha paura di salvini perche’ Gran parte del popolo ama italia e i politici Che amano l italia, un Benito versione bonaria piacerebbe a molti.
Sal
26 Novembre 2019, 17:15 17:15
La panzana dell’eliminazione del nemico vedo che fa molti proseliti: quando si teme molto un movimento non c’è nulla di meglio che criminalizzarlo immediatamente.
Ma non ci casca nessuno. L’odio in questi ultimi mesi l’ha seminato bene bene qualcun altro con i gradi da capitano e che nel frattempo si è trasformato nella povera vittima di un tradimento politico (altra panzana sublime) sempre con la bocca piena di poltrone e sofà.
Sekom
26 Novembre 2019, 16:55 16:55
Odiosi e petulanti, non si possono piu’ sopportare
Credo che esista una grande confusione, nel mondo della sinistra, intellettuale e politica. Si sono barricati dietro il paraocchi di tematiche globali, dimenticando la nostra cultura leggere tenersi aggiornati..ne pagano un caro prezzo chi li vota e plaude, che vivono in un caos ideologico ormai patologico. un esempio solo, Repubblica poco tempo fa, scriveva che Peron, in Argentina, fu un presidente di sinistra… confondendo platealmente il “mito” di Evita, regina dei descamisados, ma..solo pro-forma e la realta politica del peronismo, governo sostenuto dai militari..Peron si dimise, quando i militari gli tolsero il loro appoggio. La virata delle sinistre, da social-marxiste a neoliberali confonde pure i loro giornalisti. Cosa che personalmente, non trovo nella destra. Che resta ligia ad un proprio abito culturale, ad un livello ineccepibile. Da il Secolo d’Italia a questo blog, cio che leggi è sensato, aderente a realtà sociali e politiche…articoli che capisce un laureato quanto una casalinga c la terza media. Se posso ..scriverlo, la cultura giornalistica della destra merita di essere erede della grande ‘penna’ che fu Indro Montanelli.
Questi brutti ceffi si comportano proprio da nazisti fascisti, prepotenti e arroganti, hanno concetti antievolutivi e soprattutto malsani e pretendono di imporli alla gente!…
ma chi li paga?!…naturalmente non è un grande mistero…
comunque sono bocciati
La deboleaa latina che ho trovato in Spagna ed in tutto il mondo hispano-americano consiste nel trovare nel critico un nemico personale con oscuri propositi. Nel mondo anglo-americano invevce dopo le critiche , critico e criticato andavano a bere un whisky o una birra assieme.
Nel caso del maschio latino questo rivela una caratteristica, quasi genetica, o possibilmente eredata da lla educazione ,di un senso di sufficenza. Nel caso delle donne non mi pronuncio.
É evdente a tutti che la perona di sinistra é un ricercatore appassionato di tutte le infinite e sempre eterne insufficenze della societá, cha sue e che per una trasformazione psicologica combatte senza capire chesta I combattendo a se stesso.In questo fa lo stesso che un monaco o un prete che da duemila anni combattono inutilmente se stessi. Il perché é semplice: ogni societá umana ha e avrá sempre delle caratteristiche che possono, nel tempo, essere positive o negative,
ma una societá senza difetti é gia morta. Senza il problema dello shock della immigrazione in massa di centinaia di migliaia distranieri e di dover espellere circa 80.00 di loro la Svezia gia stava sul cammino della morte.
La sinistra italiana ha paura di salvini perche’ Gran parte del popolo ama italia e i politici Che amano l italia, un Benito versione bonaria piacerebbe a molti.
La panzana dell’eliminazione del nemico vedo che fa molti proseliti: quando si teme molto un movimento non c’è nulla di meglio che criminalizzarlo immediatamente.
Ma non ci casca nessuno. L’odio in questi ultimi mesi l’ha seminato bene bene qualcun altro con i gradi da capitano e che nel frattempo si è trasformato nella povera vittima di un tradimento politico (altra panzana sublime) sempre con la bocca piena di poltrone e sofà.
Odiosi e petulanti, non si possono piu’ sopportare