Politica

Per liberare Ilaria Salis hanno ingabbiato me

A causa del comizio della candidata sindaco di Avs a Perugia, numerose auto hanno impedito ai residenti il passo carrabile libero

ilaria salis

Sono oltre 15 anni che vivo a Perugia e non mi era mai accaduto di dover chiamare il carro attrezzi per liberare il passo carrabile della palazzina in cui vivo. Eppure è successo lunedì pomeriggio, quando una specie di orda barbarica di auto ha invaso il mio più che tranquillo quartiere di San Sisto. Qualche benpensante cresciuto a pane e miti resistenziali sicuramente penserà che si sia trattato di un raduno di neofascisti in vena di menar le mani. Niente di tutto questo.

Inneggiando con alcuni striscioni alla liberazione di Ilaria Salis, a pochi metri stava per prendere il via il comizio di chiusura, a sostegno della candidata sindaco di Perugia del raggruppamento progressista, Vittoria Ferdinandi, niente popò di meno che di Nicola Fratoianni, leader del composito partitino che sembra avere più parole che consensi: Sinistra Italiana e Alleanza Verdi e Sinistra. Un vero rompicapo terminologico, quindi, e per questo non possiamo poi stupirci più di tanto se in questo marasma di buone intenzioni un tanto al chilo ci scappa il classico compagno che sbaglia, “incarcerando” in assoluta buonafede gli inquilini del primo palazzo che capita sulla via del progresso e della pace nel mondo.

Ma fosse solo per il passo carrabile, potremmo anche passarci sopra. Purtroppo, anche con il concorso di un altro suo compagno automobilista del bene comune, il vicino marciapiede è divenuto un ostacolo insormontabile anche per un ginnasta in attività, malgrado nel manuale del dirittismo di sinistra l’abbattimento delle barriere architettoniche rappresenti da sempre un irrinunciabile obiettivo politico. Ma certamente non quando a parlare è il lìder maximo di una sinistra molto sinistra che ha sempre fatto della coerenza una bandiera.

In quel caso bloccare l’accesso ai soliti piccoli borghesi, che magari votano pure per il centrodestra, rappresenta un atto di grande valore rivoluzionario. “Hasta la victoria siempre!”.

Claudio Romiti, 5 giugno 2024

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