“Per ripartite bisogna cambiare la cultura degli imprenditori”

Claudio Costamagna, Executive Chairman CC&Soci, ci svela di cosa hanno bisogno oggi le nostre aziende

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Di cosa hanno bisogno oggi le nostre aziende? E come devono strutturarsi per affrontare al meglio le sfide del mercato globale? Claudio Costamagna, Executive Chairman CC&Soci con un passato in Goldman Sachs, ha le idee molto chiare. “Bisogna cambiare un po’ la cultura degli imprenditori. Bisogna fargli aprire il capitale, bisogna che essi managerializzino le aziende, perché non possono gestire tutto loro. Bisogna delegare al management e motivarlo. E bisogna anche aggregare queste aziende, metterle insieme per arrivare a quella scala che consente poi di fare investimenti”.

Ospite e protagonista sul palco della Ripartenza 2024 di Bari, Costamagna ha offerto a Nicolaporro.it un ritratto dell’attuale situazione delle piccole e medie imprese italiane, cuore del nostro tessuto produttivo. “Quando tutti dicevano che piccolo era bello, io sostenevo invece che piccolo era brutto, perché non si avevano le dimensioni per poter competere sul mercato globale. Oggi, grazie alla rivoluzione tecnologica, il piccolo non è più così brutto. Grazie a Internet è possibile vendere in tutto il mondo senza avere una presenza fisica nei vari mercati. Per cui sicuramente ci sono potenzialità maggiori per crescere”. Però occorre appunto un’evoluzione anche nella nostra classe imprenditoriale.

In merito alla situazione economica del Paese, Costamagna ha evidenziato la necessità di allargare lo sguardo per una comprensione più completa delle circostanze. “Penso che sia difficile parlare solo dell’Italia. Bisogna invece parlare di Europa. E l’Europa ha ancora grossi problemi, soprattutto ce li hanno ancora la Germania e la Francia. Per noi, in particolare, è fondamentale l’economia tedesca perché noi siamo molto forti sulle esportazioni ma il primo Paese per export è la Germania. Se l’economia tedesca soffre, soffriamo anche noi. Speriamo che a livello europeo ci sia un po’ più di coesione, con politiche comuni fatte bene e per rilanciare tutti i Paesi, non solo l’Italia. Perché è l’Europa che deve ripartire”, ha spiegato.

Marco Leardi, 20 luglio 2024

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