È arrivato il freddo, ma non il fuoco che riscalda i nostri cuori. Stiamo diventando, a nostra insaputa, una società fredda, una società perduta: i vecchi perdono la vita, i giovani il futuro, tutti gli altri la dignità. Siamo sempre più egoisti e depressi. Il nostro presente e futuro è basato su “numerini”, prima si chiamava spread, oggi morti per milioni di abitanti. Ieri la messa cantata del progresso la dicevano gli economisti, oggi i virologi.
Per tirarmi su il morale a Natale mi rileggerò il Canto di Natale di Charles Dickens, quel meraviglioso romanzo dove il tirchio banchiere Ebenezer Scrooge si converte. Il Canto di Natale è una storia modernissima, ben rappresenta il post Covid, virus del virus del Ceo capitalism dominante. È facile indentificare gli Scrooge attuali, le povertà del popolo, lo sfruttamento, l’analfabetismo sociale, la crudeltà politicamente corretta. Persino la Poor Law di allora si presta a dei curiosi paralleli.
Buon Natale, di cuore.
Riccardo Ruggeri, 20 dicembre 2020