Ma con la straordinaria invenzione dei social, la democrazia è finalmente entrata anche nell’informazione: e un post o un tw possono essere mediamente più letti di un editoriale del Corriere della sera (e in molti casi sono anche meglio scritti). Cosa che manda ai matti i mandarini degli old media, che reagiscono invocando non solo la cacciata di questo o di quel frequentatore di social (purché non sia di sinistra, è ovvio) ma il bavaglio nei confronti del web. Con la scusa che i social minerebbero la democrazia (una tesi peraltro assai discutibile), per salvare la democrazia si chiede di mettere fuori legge la libertà di parola e di opinione.
Ma cosi come in politica è finita l’era dei guardiani della democrazia, cioè dei tecnici, cosi nella società è finita l’epoca dei padroni delle notizie. Prima questi se ne renderanno conto, e si adegueranno, e meglio sarà: soprattutto per loro.
Marco Gervasoni, 12 giugno 2019