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Perché ci fa paura Gervasoni perquisito - Seconda parte

Ecco, noi stimiamo il presidente Mattarella e l’istituzione che egli incarna. Ci riserviamo il diritto di criticare ciò che non condividiamo del suo operato politico e ci impegniamo a farlo entro i limiti della continenza e del rispetto che gli si deve. Ma ancor più della presidenza della Repubblica, amiamo la libertà. E oggi, a meno che non esista davvero un gruppo eversivo di giornalisti, professori, pensionati e studenti, pronti al colpo di Stato, temiamo che la libertà sia molto più in pericolo del Quirinale.

Alessandro Rico, 12 maggio 2021

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