Vuoi criticare Mattarella? Se critichi Mattarella implicitamente critichi la storia del fratello Piersanti morto per mafia. C’è una risposta “corretta” per tutto. Per questo non credo che Berlusconi diventerà Presidente della Repubblica: non lo credo, è matematico che lo diventerà. Se si fa il conto dei votanti totali di destra mancano 14 voti. Solo 14 voti, per questo è matematico. Perché in Italia 14 parlamentari che hanno comunque una coscienza libera ci sono.
Silvio Berlusconi – che ci fanno apparire come un mostro – gode di contatti internazionali uguali e pari di Mario Draghi. In ambito imprenditoriale, in ambito politico, in ambito finanziario. Berlusconi quando riceve i capi di Stato o altri presidenti del Consiglio – non capisco perché nessuno l’abbia mai scritto – come deve succedere in un Paese normale fa parlare tutti in italiano e per gli stranieri c’è il traduttore. Quando Berlusconi si reca all’estero parla in inglese che non è certo quello di Renzi. E basti questo esempio, a molti apparirà minimo ma la difesa della lingua è il primo passo per essere italiani, molto più che l’inno nazionale, il calcio e le medaglie delle Olimpiadi.
Con Berlusconi molti sostenevano che vivevamo in un “regime” ma almeno i regimi si possono combattere. Ma in questi anni nei quali ci hanno abituati a vivere in un “Reame” ecco il reame non lo puoi combattere, il re non è mai nudo perché non appare mai, non si palesa mai ma si perde in una “correttezza” che nasconde come prezzo da pagare allontanarci dalla cosa pubblica, allontanarsi da l’“uomo è un animale politico” e per paura di mettere un piede in fallo non ci muoviamo di un passo.
Con Silvio Berlusconi Presidente della Repubblica tornerà se non la tanta decantata impassibilità di Mattarella, la politica sanguigna di Pertini. Un Presidente che poteva anche sbagliare ma che, almeno, risvegliava le coscienze. Con Berlusconi Presidente della Repubblica saremo finalmente tutti coinvolti. E nel bene e nel male chi ha fatto più discutere negli ultimi cinquant’anni che Berlusconi? Letta? Draghi? Casini? Renzi? Silvio Berlusconi. E discutere, l’abbiamo dimenticato, è il principio primo della politica e, infine, di una vera democrazia.
Gian Paolo Serino, 12 dicembre 2021