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Perché ci servono anche i non vaccinati - Seconda parte

L’immunità naturale, che si acquisisce prendendo il virus, non distingue infatti tra varianti, in parole povere se prendi il virus, sia in versione “Wuhan” che in versione Delta poi sei immunizzato per alcuni anni anche contro altre varianti che sopravvengano. Nel caso dei vaccinati invece, dato che i vaccini sono calibrati per il ceppo originario e non sono a largo spettro, come i vaccini per tutte le altre malattie infettive, sei immunizzato contro il ceppo originario ma esposto verso la Delta ad esempio.

Nei non vaccinati non si verifica, scrive Geert Vanden Bossche, la soppressione immunitaria dei loro effettori immunitari innati multispecifici. Dobbiamo quindi fare affidamento sui non vaccinati per evitare che varianti dominanti e altamente infettive si evolvano rapidamente verso la piena resistenza ai vaccini. Abbiamo bisogno, quindi, di più persone non vaccinate per proteggere i vaccinati. Di conseguenza sarebbe importante aumentare le nascite (i nuovi nati sono i soggetti con la migliore immunità naturale) e mettere uno stop alla vaccinazione di massa. La vaccinazione indiscriminata di tutti non crea le varianti, perché i coronavirus ne generano di continuo (il bollettino tecnico inglese ne elenca una ventina), ma alimenta la selezione e la diffusione delle varianti che scavalcano la protezione del vaccino.

Se si mette uno stop alla vaccinazione di massa indiscriminata, ovviamente però bisogna concentrarsi sulle cure. Le persone che si presentino con i primi segni e sintomi del Covid19, devono avere libero accesso e subito agli integratori per il rafforzamento immunitario (per lo più sufficienti per i giovani e precedentemente sani) e al trattamento multifarmaco precoce (per lo più richiesto per i vulnerabili e gli anziani). E qui Geert Vanden Bossche si riferisce ad anticorpi monoclonali, Ivermectina, Idrossiclorochina, Azitromicina e Prednisone, ma essendo un virologo rimanda ai medici e gruppi di medici che trattano i pazienti Covid19 con la cura domiciliare precoce.

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