Certo che i repubblicani Bush e McCain sono guerrafondai come Biden, e grandi amici di quest’ultimo: sono neocons, ovvero democratici infiltrati nel Partito Repubblicano.
Non lo so se Biden è segregazionista, so però che è abortista e pro-LGBT. Ci terrei sommessamente a ricordare che la segregazione razziale negli USA fu abolita a metà anni Sessanta quando il presidente fu il democratico Lyndon Johnson. Quindi, non so come Biden che è da sempre nel Partito Democratico, possa essere stato pro-segregazione. La segregazione razziale negli USA fu cosa buona e giusta, perché impediva contatti tra bianchi e neri e garantiva ordine e pace sociale. Dopo la sua abolizione è cominciato il degrado che conosciamo.
Giovanni
15 Novembre 2020, 9:34 9:34
Mi dispiace per la giornalista che ha scritto l’articolo, ma la sconfitta netta di Trump, e’ la più bella notizia del 2020.
Una persona pericolosa per l’intera umanità messa da parte.
Raffaello Rota
15 Novembre 2020, 9:20 9:20
Forse l’impressione che Biden sia il burattino di altri è sbagliata.. E’ molto più furbo e “navigato” politicamente di Trump . La mossa di Kamala come vice ha sicuramente spostato molti voti indecisi… Gia Americani hanno scelto, vedremo. Auguri a loro e anche a noi…
Roberto Castaldini
14 Novembre 2020, 19:05 19:05
Tiriamo le somme alla fine e solo allora diamo un giudizio. Trump ha perso, come Salvini al Papete, per troppa presunzione. Biden speriamo che sappia circondarsi di persone capaci che aiutino gli USA a uscire da questa pandemia e rilanci il treno dell’economia occidentale, anche nel nostro interesse. Discutere sul passato di Biden può solo essere un esercizio retorico mentre il mondo va a rotoli. Ora lui deve dimostrare che l’America è una grande Nazione e che si può fare di più e meglio e io glielo auguro perché siamo ancora molto legati alla loro economia e alla più antica democrazia del pianeta, nonostante ancora i suoi alcuni difetti di fondo.
Franco
14 Novembre 2020, 17:03 17:03
Caro Fabio, io aggiungerei:
-Gli scontri commerciali a suon di dazi iniziati nel 2018 hanno comportato una perdita per gli Usa di oltre 25 miliardi. Lo scontro commerciale ha avuto delle ricadute anche sull’occupazione, stimabile in 300 mila posti di lavoro persi.
-Per invogliare le imprese a investire in America, nel 2017 il Congresso Usa ha ridotto le imposte sui profitti aziendali dal 35 al 21%. Per il Fondo monetario internazionale, più che aiutare le piccole e medie imprese, i tagli alle tasse sono stati invece una boccata d’aria fresca per gli azionisti delle grandi aziende.
-Durante il mandato di Trump il debito Usa ha raggiunto i 22mila miliardi e 276 milioni.
-Gestione disastrosa del covid
Fabio Bertoncelli
14 Novembre 2020, 16:52 16:52
Ammesso ma non concesso che «sa na sega di Max Weber» – come finemente è stato scritto – Trump però ha saputo fare ciò che gli era stato richiesto come presidente degli USA e che era pure nel suo programma elettorale:
1) Economia a gonfie vele.
2) Disoccupazione ai minimi livelli.
3) Borsa ai massimi livelli.
4) Protezione delle frontiere dall’invasione dei clandestini.
5) Non ha scatenato alcuna guerra nel mondo, a differenza del noto Premio Nobel per la Pace sulla fiducia.
6) Ha iniziato il processo di pacificazione tra Israele e il mondo arabo.
Le «seghe» Trump le lascia ai sedicenti democratici. Io invece le lascio al signor Nedo Micci e a quel mattacchione di Kim.
N.B. Il popolo italiano è in attesa che il governo grillopidiota realizzi i punti uno, due, tre e quattro nel nostro Paese. Possibilmente prima che la società e l’economia collassino. Grazie.
Certo che i repubblicani Bush e McCain sono guerrafondai come Biden, e grandi amici di quest’ultimo: sono neocons, ovvero democratici infiltrati nel Partito Repubblicano.
Non lo so se Biden è segregazionista, so però che è abortista e pro-LGBT. Ci terrei sommessamente a ricordare che la segregazione razziale negli USA fu abolita a metà anni Sessanta quando il presidente fu il democratico Lyndon Johnson. Quindi, non so come Biden che è da sempre nel Partito Democratico, possa essere stato pro-segregazione. La segregazione razziale negli USA fu cosa buona e giusta, perché impediva contatti tra bianchi e neri e garantiva ordine e pace sociale. Dopo la sua abolizione è cominciato il degrado che conosciamo.
Mi dispiace per la giornalista che ha scritto l’articolo, ma la sconfitta netta di Trump, e’ la più bella notizia del 2020.
Una persona pericolosa per l’intera umanità messa da parte.
Forse l’impressione che Biden sia il burattino di altri è sbagliata.. E’ molto più furbo e “navigato” politicamente di Trump . La mossa di Kamala come vice ha sicuramente spostato molti voti indecisi… Gia Americani hanno scelto, vedremo. Auguri a loro e anche a noi…
Tiriamo le somme alla fine e solo allora diamo un giudizio. Trump ha perso, come Salvini al Papete, per troppa presunzione. Biden speriamo che sappia circondarsi di persone capaci che aiutino gli USA a uscire da questa pandemia e rilanci il treno dell’economia occidentale, anche nel nostro interesse. Discutere sul passato di Biden può solo essere un esercizio retorico mentre il mondo va a rotoli. Ora lui deve dimostrare che l’America è una grande Nazione e che si può fare di più e meglio e io glielo auguro perché siamo ancora molto legati alla loro economia e alla più antica democrazia del pianeta, nonostante ancora i suoi alcuni difetti di fondo.
Caro Fabio, io aggiungerei:
-Gli scontri commerciali a suon di dazi iniziati nel 2018 hanno comportato una perdita per gli Usa di oltre 25 miliardi. Lo scontro commerciale ha avuto delle ricadute anche sull’occupazione, stimabile in 300 mila posti di lavoro persi.
-Per invogliare le imprese a investire in America, nel 2017 il Congresso Usa ha ridotto le imposte sui profitti aziendali dal 35 al 21%. Per il Fondo monetario internazionale, più che aiutare le piccole e medie imprese, i tagli alle tasse sono stati invece una boccata d’aria fresca per gli azionisti delle grandi aziende.
-Durante il mandato di Trump il debito Usa ha raggiunto i 22mila miliardi e 276 milioni.
-Gestione disastrosa del covid
Ammesso ma non concesso che «sa na sega di Max Weber» – come finemente è stato scritto – Trump però ha saputo fare ciò che gli era stato richiesto come presidente degli USA e che era pure nel suo programma elettorale:
1) Economia a gonfie vele.
2) Disoccupazione ai minimi livelli.
3) Borsa ai massimi livelli.
4) Protezione delle frontiere dall’invasione dei clandestini.
5) Non ha scatenato alcuna guerra nel mondo, a differenza del noto Premio Nobel per la Pace sulla fiducia.
6) Ha iniziato il processo di pacificazione tra Israele e il mondo arabo.
Le «seghe» Trump le lascia ai sedicenti democratici. Io invece le lascio al signor Nedo Micci e a quel mattacchione di Kim.
N.B. Il popolo italiano è in attesa che il governo grillopidiota realizzi i punti uno, due, tre e quattro nel nostro Paese. Possibilmente prima che la società e l’economia collassino. Grazie.