Ma dobbiamo restare sorpresi dei funerali di Stato e del lutto nazionale per Silvio Berlusconi? Assolutamente no, perché innanzitutto c’è una legge del 1987, numero 36, che disciplina i funerali di Stato che sono dovuti agli ex presidenti della Repubblica, del Consiglio, del Parlamento, della Corte Costituzionale.
Ce ne sono stati tanti, Leone, Spadolini, Fanfani. Ovviamente la famiglia può rinunciare, ma sono dovuti per legge, senza rinuncia. D’altra parte è giusto che si renda omaggio a una personalità che ha connotato la patria, la nazione: Silvio Berlusconi, ricordiamolo, è stato il presidente del Consiglio più a lungo in carica nella Repubblica, con oltre nove anni, superando e di molto sia Andreotti che De Gasperi.
Per approfondire
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Per quanto riguarda invece il lutto nazionale, questo non è previsto da una legge, ma è previsto da una circolare della Presidenza del Consiglio del 2002 e riguarda la sospensione delle attività pubbliche e dei pubblici poteri in quella giornata, anche in questo caso per una questione di rispetto e di ricordo.
Quindi domani non si potrà tenere attività parlamentare e governativa, mentre i privati saranno libri di fare quello che vogliono, visto che non si tratta di un giorno festivo. A differenza invece di quanto è accaduto per la regina Elisabetta: alla sua morte sono stati proclamati 12 giorni di lutto nazionale e il giorno dei funerali è stato dichiarato festivo, quindi nessuno ha lavorato proprio per rendere omaggio alla regina.
Alfonso Celotto, 14 giugno 2023