Società

Perché è sciocco vietare per legge le parole straniere

rampelli italia Bandiera italiana: © Emarto tramite Canva.com

Il deputato di Fratelli d’Italia Fabio Rampelli ha presentato una proposta di legge per la difesa e la tutela della lingua italiana. Si prevedono anche multe che vanno da un minimo di 5.000 euro a un massimo di 100.000 euro nel caso in cui le norme che obbligano alla traduzione dalla lingua straniera all’italiano non venissero rispettate.

Che dire? Beh, forse tre cose.

  1. La prima l’intenzione potrebbe anche essere lodevole. Lo strumento utilizzato, cioè la legge, è sicuramente inadeguato. Le conseguenze oscillano tra la inutilità assoluta e addirittura forse l’effetto controproducente, con effetti collaterali anche tragicomici. Giacomo Leopardi, che nessuno credo vorrà tacciare di essere un nemico della lingua italiana, sosteneva che le parole straniere vanno accettate nel momento in cui, in italiano, non vi è una adeguata parola corrispondente capace di esprimere quel determinato concetto.
  2. Ma è pur vero che la nostra povera italiana negli ultimi tempi è stata martoriata tanto dalla politica di sinistra quanto, ahimè, in questo caso dalla politica di destra. I progressisti, ad esempio, l’hanno del tutto massacrata con gli asterischi, con le desinenze, con la cosiddetta schwa. Insomma, sembra proprio che per l’italiano non vi sia pace.
  3. Ma in questo caso vi è anche un altro elemento da mettere in luce e cioè la politica, soprattutto poi quando ricorre allo strumento legislativo, è un atto di volontà, ma la volontà nei confronti della lingua, che sia quella poetica o che sia quella ordinaria della nostra quotidianità, non può assolutamente far nulla, perché mentre l’atto legislativo è appunto una volontà, la lingua è del tutto spontanea, involontaria e dunque non si può far nulla se non avere l’accortezza di coltivare con amore un gusto per la bella parola, per il buon italiano e dunque avere un poco di amor proprio nell’esprimersi con gusto. Diceva Montanelli per scrivere bene bisogna pensare bene ed esprimersi meglio, per il resto davvero non si può far nulla. Non chiedeteci la parola che squaderni da ogni lato il nostro animo informe. Poetava Eugenio Montanelli.

Giancristiano Desiderio, 1° aprile 2023