Cronaca

Perché hanno silurato Giletti? L’esito dell’analisi sul caso La7

Il caso della sospensione di Massimo Giletti e le tante domande sulla chiusura di Non è l’Arena

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Inchieste “scomode”, i fratelli Graviano e Salvatore Baiardo, il possibile passaggio in Rai. Sono queste alcune voci che girano intorno alla sospensione di Non è L’Arena, programma condotto su La7 da Massimo Giletti la domenica sera, da novembre 2017. Lo stop di Urbano Cairo è arrivato all’improvviso, mentre la redazione della trasmissione era al lavoro a meno di 72 ore della puntata. E i dubbi da risolvere sono ancora numerosi.

Proprio l’altro ieri, sul sito nicolaporro.it, abbiamo deciso di dare la parola a voi commensali, chiedendovi di esprimere quello che pensate su ciò che sta diventando un vero e proprio “caso”. Quali potrebbero essere le ragioni della sospensione improvvisa? Un litigio con Urbano oppure i rumors circa un possibile cambio di casacca di Giletti, pronto a ritornare in Rai? O ancora, possono esserci le dichiarazioni dell’ex favoreggiatore dei fratelli Graviano, Salvatore Baiardo, dietro lo stop dell’emittente a Non è L’Arena?

Non si tratta di un “sondaggio” vero e proprio, fatto con tutti i crismi del mestiere. Diciamo piuttosto di una analisi tutta interna a noi commensali, e che vi riportiamo per commentarla insieme. Tra le varie opzioni, su un totale 1.300 votanti, il 13 per cento pensa che sia “colpa di una lite con Urbano Cairo”; il 18 per cento che Giletti “è stato sospeso per i presunti contatti con la Rai”; il 20 per cento ritiene che il programma sia stato “chiuso a causa delle interviste e delle dichiarazioni di Salvatore Baiardo su Matteo Messina Denaro”. Infine, la gran parte dei votanti, esattamente il 49 per cento, pensa che il conduttore sia stato silurato “per le sue inchieste troppo scomode”.

Per approfondire:

Nella giornata di ieri, Massimo Giletti ha voluto prendere le proprie difese, dopo un periodo iniziale di silenzio, connotato solo da un “tutto si risolverà al momento giusto”. A Valerio Staffelli, inviato di Striscia la notizia che ha consegnato il Tapiro d’oro, Giletti ha detto scherzando: “Bisogna chiedere a Urbano Cairo il perché mi abbiano mandato via, forse l’ha fatto perché sono juventino. Magari vengo a Mediaset”. Mentre sulla cattura di Matteo Messina Denaro, il conduttore ha ribadito che “l’Italia non è ancora pronta ad ascoltare certe verità: fa più comodo tenerle nei cassetti”.

Su questo si è buttata parte della stampa, fissandosi su una foto – ad oggi introvabile e quindi giuridicamente inesistente – del 1992, in cui sarebbero raffigurati Silvio Berlusconi insieme al boss Graviano ed un generale dei Carabinieri. Fotografia che Baiardo avrebbe mostrato a Giletti. Ma la cui esistenza oggi è smentita dallo stesso ex collaboratore dei Graviano.